Welfare
Libano: Onu, sì al Tribunale Hariri
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite da il via libera alla nascita del Tribunale internazionale per giudicare gli autori della morte dell'ex premier libanese Rafik Hariri
di Redazione
Dieci Paesi, tra cui l?Italia in qualità di membro non permanente, hanno votato a favore mentre Russia, Cina, Qatar, Indonesia e Sudafrica si sono astenuti. La risoluzione produrrà i suoi effetti dal prossimo 10 giugno. Saad Hariri, figlio dell?ex premier ucciso e leader dell?attuale maggioranza parlamentare, ha accolto con favore la costituzione del tribunale internazionale, mentre l?ha condannata il generale Michel Aoun, cristiano ma di tendenze filo-siriane e alleato dei miliziani sciiti di Hezbollah. L?inchiesta preliminare dell?Onu aveva puntato il dito contro settori dei servizi segreti siriani, in combutta con parte dell?intelligence libanese.
Damasco, che per quasi vent?anni ha esercitato una pesante ingerenza sul Paese dei Cedri, ha respinto ogni accusa e ha denunciato l?iniziativa delle Nazioni Unite, sostenendo che il tribunale viola la sovranità di Beirut. Il voto del Palazzo di Vetro giunge in un momento estremamente delicato per il Libano. L?attività del governo filo-occidentale del premier Fouad Siniora è bloccata da novembre scorso, quando sei ministri sciiti e filo-siriani si dimisero in polemica proprio con la decisione della maggioranza di dare il via libera al tribunale istituito oggi dal Consiglio di Sicurezza. Nel nord del Paese, inoltre, ormai da dieci giorni si susseguono scontri nel campo profughi di Nahr al-Bared, alle porte di Tripoli, tra le truppe regolari libanesi e i militanti ultra-radicali di Fatah al-Islam, vicini a ?al-Qaeda?: le ostilità hanno già provocato oltre ottanta morti.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.