Cultura

Immigrazione: il ddl alla Conferenza unificata

Il ddl Amato-Ferrero sarà all'ordine del giorno della Conferenza unificata del 31 maggio prossimo

di Redazione

Salvo slittamenti dell’ultim’ora, il ddl Amato-Ferrero sarà all’ordine del giorno della Conferenza unificata del 31 maggio prossimo, dove Regioni, Province e Comuni saranno chiamate a esprimere un parere su un testo che li coinvolge direttamente in diversi aspetti della gestione dell’immigrazione. Lo riferisce il sito Stranieri in Italia (www.stranieriinitalia.it).

Gli Enti locali, oltre a partecipare alla definizione delle quote, sono inseriti tra gli sponsor pubblici individuati dalla riforma per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Entro tetti stabiliti e a fronte di adeguate garanzie patrimoniali potranno quindi far arrivare in Italia cittadini stranieri in cerca di lavoro. I Comuni vengono poi coinvolti direttamente nella gestione dei permessi di soggiorno. In una prima fase è prevista una semplice attività di front-office attraverso sportelli che ritireranno le domande e quindi consegneranno ai cittadini stranieri i permessi, ma dopo una “congrua fase transitoria” ci sarà anche un completo passaggio di competenze per quanto riguarda i rinnovi.

La Amato-Ferrero prevede infine l’elettorato attivo e passivo alle amministrative per i “soggiornanti di lungo periodo”, cioè i cittadini extracomunitari regolarmente in Italia da almeno cinque anni. Questo diritto è previsto dal capitolo C della Convenzione di Strasburgo sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica: l’Italia dovrà ratificarlo prima dell’approvazione della legge delega, altrimenti l’estensione del diritto di voto agli immigrati sarà incostituzionale.

Quello di giovedì prossimo non sarà però l’ultimo intervento della Conferenza Unificata sull’iter della riforma. Dopo l’approvazione della legge delega, Regioni, Province e Comuni dovranno infatti anche esprimere un parere sul decreto legislativo che cambierà il Testo unico sull’immigrazione.

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