Famiglia

Legge sulla cittadinanza: i bambini al centro

La Caritas fa il punto sulla situazione dei minori strenieri, in vista della discussione sulla nuova legge sulla cittadinanza

di Sara De Carli

Sono 600mila i minori di origine straniera presenti sul nostro territorio. A metà giugno è prevista la discussione in aula della nuova legge sulla cittadinanza, sul testo licenziato dalla Commissione affari istituzionali.
Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione Migrantes, Acli e Fondazione Astalli chiedono che la legge venga riformata il più rapidamente possibile, tenendo fermi alcuni paletti. Se ne discuterà oggi nell’incontro “Nuova legge sulla cittadinanza: i bambini al centro”.
Ecco, in sintesi, ciò che le suddette realtà, esperte in migrazioni, auspicano:

  • che al positivo inserimento nel nostro Paese del minore nato all’estero corrispondano adeguate modalità di attribuzione della cittadinanza già prima del 18esimo anno di età;
  • che il requisito di regolare soggiorno dei genitori in Italia sia non superiore ai tre anni per poter dare la cittadinanza italiana al bimbo che nasce in Italia;
  • che non venga richiesta la rinuncia alla cittadinanza di origine;
  • che l’acquisto della cittadinanza non sia condizionato da criteri di censo o reddito.

Info: Caritas Italiana


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