Politica

Come si arriva da Emmanus alla corte di Sarko

Martin Hirsch era il numero uno della grande associazione fondata dall’Abbé Pierre. È stato nominato Alto commissario nella lotta alla povertà...

di Joshua Massarenti

Altro che sorpresa. Qui abbiamo a che fare con una vera e propria rivoluzione. Politica, cela va sans dire. Non bastasse la nomina del socialista Bernard Kouchner alla guida del ministero degli Esteri, il nuovo inquilino dell?Eliseo Nicolas Sarkozy ha deciso di mandare in frantumi il bipolarismo d?Oltralpe (destra vs. sinistra), accogliendo tra le sue truppe Martin Hirsch, (ex) presidente di Emmaus-France, la celebre associazione fondata dall?Abbé Pierre per la lotta contro la povertà. L?apertura a una figura di alto profilo del mondo non profit ha sorpreso tutti, ad eccezione di Hirsch, ovviamente.

Ridurre le povertà
Prontamente nominato da Sarkozy Alto commissario per le politiche attive di solidarietà, con il compito di ridurre la povertà e contrastare un fenomeno sociale tra i più preoccupanti dell?ultimo decennio: il lavoratore povero, un cittadino di serie B costretto di giorno a fare a pugni con contratti precarissimi che di notte lo trasformano in senzatetto.

In una lettera aperta pubblicata il 18 maggio scorso sul sito di Emmaus-France, Hirsch ha giustificato la sua scelta con «la volontà del presidente eletto di affidarmi la guida di una riforma dei livelli minimi di assistenza sociale». Nel dimettersi con un anno di anticipo dalle sue funzioni di presidente di Emmaus, Hirsch ha spiegato di aver chiesto a Sarkozy di poter avviare questa riforma mantenendo la guida dell?associazione, «ma il Presidente della Repubblica è convinto che, alla luce della complessità della sfida e delle sue conseguenze sul sistema attuale di sussidio sociale, la guida di una tale riforma necessita una presa di funzione all?interno del governo».

Una proposta accettata a metà da Hirsch, disposto a aderire al progetto sociale di Sarkò ma non ?a titolo ministeriale?. Il suo incarico, de facto, si avvicina in qualche modo alle funzioni di un Segretario di Stato, nella fattispecie alle dipendenze del primo ministro François Fillon.

Prime divergenze
Uscito al pari di molti politici dall?Ena (scuola d?eccellenza della funzione pubblica d?Oltralpe), Hirsch, 43 anni, è una sorta di figliol prodigo del corpo amministrativo francese, le cui competenze in tema di precarietà sociale fanno gola a tutti. Prima ai socialisti (nel 1997 è stato, guarda caso, direttore di gabinetto di Kouchner, allora ministro della Sanità), poi ai gollisti. Nel 2004, Hirsch aveva accettato di presiedere a una commissione (Famiglie, vulnerabilità, povertà) istituita dall?allora ministro della Solidarietà e sanità, Philippe Douste-Blazy. Dal gruppo di concertazione voluto da Hirsch nacquero 15 risoluzioni elaborate da rappresentanti sindacali e del mondo associativo, politici della maggioranza e dell?opposizione, nonché esperti di varie discipline.

Tra le sue risoluzioni, Hirsch ricorda nella sua lettera aperta «la creazione di un reddito di solidarietà nel quadro di una riforma profonda sui sussidi sociali minimi ». Nel 2006, l?ex primo ministro De Villepin e il ministro della Coesione sociale Jean-Louis Borloo gli affidano l?Ansa – Agenzia nuova delle solidarietà attive, un?associazione parastatale creata per accelerare le risoluzioni lanciate dalla Commissione capeggiata da Hirsch.

L?ultimo passo è stato quello più difficile: «So perfettamente le divergenze che mi oppongono alla squadra Fillon», ha dichiarato in un?intervista recente rilasciata a Le Monde.

Forse Hirsch non si aspettava che tali divergenze si manifestassero in tempi così brevi. Non sono passati nemmeno tre giorni dalla sua nomina, che ha espresso la sua contrarietà al sistema di franchigie che Sarkozy intende imporre nei servizi sanitari per ridurre il buco finanziario enorme venutosi a creare nella Sanità pubblica francese (pari a 5 miliardi di euro nel 2007). Al termine di discussioni fittissime, la ministro della Sanità Roselyne Bachelot ha finalmente dichiarato che dalla franchigia sarebbero stati esentati i più poveri. Hirsch ringrazia dicendosi ?rassicurato?. Fino a quando?


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