Volontariato

Sull’appello “per il futuro della Banca Etica”

La risposta di Banca Etica alla vigilia dell'Assemblea dei soci

di Redazione

Dopo il moltiplicarsi di interventi sia in internet che sulla stampa, dalla sede di Banca Etica arriva una risposta all’appello pubblicato da www.finansol.it (del quale Vita.it ha già scritto), giunge un comunicato dalla sede dell’Istituto di Credito proprio alla vigilia dell’Assemblea dei Soci prevista domani a Padova.

Carissimi estensori dell?appello,
abbiamo ricevuto in data 22 maggio il vostro appello, che pubblichiamo in toto nello spazio appositamente creato nel sito della banca e dedicato al dibattito in corso sulle attività di Banca Etica.

Concordiamo con voi sull?importanza che i valori di fondo della finanza etica, e che hanno fatto nascere Banca Etica, debbano continuare a orientare le attività della banca, siamo anche pienamente convinti che l?impegno principale e la vera sfida sia oggi quella di declinare e praticare questi valori nel quotidiano, di viverli in modo profondo e aperto al confronto in un contesto così complesso, non sempre favorevole e lineare, come quello della società italiana ed europea in cui operiamo.

Sentiamo la responsabilità di promuovere e dimostrare la sostenibilità di una nuova relazione economica (in particolare finanziaria) nella società, stimolando l?avvio di processi che riconducano l?etica, l?esercizio della responsabilità e l?interesse per l?altro all?interno delle attività economiche. Un percorso lungo e faticoso che si costruisce nel tempo solo grazie ad una profonda pazienza, dote questa necessaria sia per tenere alta nel tempo la tensione alla realizzazione di una economia centrata sull?essere e non sull?avere, sia per entrare in relazione e pronti all?incontro con l?altro, quando questo può essere la persona, l?organizzazione, l?istituzione. Condizione questa necessaria per proporre il cambiamento e per non cadere nei rischi di una continua frattura e polverizzazione delle nostre comunità.

La banca è fatta di uomini e donne che si interrogano su come il denaro possa rigenerare le relazioni tra finanza, etica e processi di evoluzione sociale; donne e uomini che vivono la banca come un laboratorio in cui essi cercano di tradurre l?ideale ?banca etica? in strumenti di socialità, di solidarietà, di educazione e di autoeducazione, e in questo processo coinvolgono e si fanno coinvolgere da quanti incontrano lungo il loro cammino.

Siamo persone che non vogliono contribuire alla crescita di una società costituita da istituzioni che lottano le une contro le altre per la loro propria sopravvivenza ma che operano per dare libero corso alle forze di giustizia e di solidarietà presenti in ciascun essere umano.

Su questo e con questo noi siamo disponibili al confronto, nella consapevolezza che la banca è uno strumento – assieme a tanti altri come il commercio equo, il consumo critico, l?azione sociale – e non un fine, che le persone hanno a disposizione per cambiare nella direzione di quell?interesse più alto che è quello di tutti.

Fabio Salviato, Presidente Banca popolare Etica”


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