Volontariato

Finanziaria: Forum, Welfare locale a rischio

Denuncia dei portavoce Patriarca e Rasimelli: l'articolo 13 minaccia la legge 328. Il provvedimento modifica l'acquisto di beni e servizi da parte di enti locali

di Giampaolo Cerri

Rivede quell’articolo. Il Forum, in una nota diffusa oggi, manifesta «preoccupazione che, da subito, molte organizzazioni di Terzo settore hanno espresso, per un articolo che prevede disposizioni che danneggiano e snaturano le norme che regolano il settore dei servizi alle persone e dei servizi forniti dalle cooperative che occupano persone svantaggiate». Si tratta dell’articolo 13 che norma l’acquisto di beni e servizi.  Due sono in particolare i punti che il Forum ritiene «critici e negativi». «Il primo consiste nel non riconoscere la specificità della fornitura di servizi svolti dalle cooperative di inserimento lavorativo di persone svantaggiate. In questo caso le pubbliche committenze dovrebbero poter agire con discrezione, così come previsto dall?attuale legislazione anche mediante l?applicazione di clausole sociali negli appalti tesi a integrare aspetti sociali e a recepire indirizzi europei in materia di inclusione e coesione sociale. L?abbassamento della soglia (da 250.000 a 50.000 euro) al di sopra della quale i Comuni sono obbligati a ricorrere a vere e proprie gare per possibili forme di affidamento va purtroppo contro questa possibilità». In secondo luogo, «scegliendo di assegnare la gestione degli appalti a meccanismi centralizzati e a convenzioni quadro ? nella gestione della CONSIP S.p.A. ? gli Enti locali non sono più in grado di gestire appalti direttamente, anche in caso di servizi alla persona». Entrambe queste disposizioni, dice il Forum, «non appaiono in sintonia con quanto espresso dalla legge 328/00 sull?assistenza in ordine anche alla sperimentazione di nuovi rapporti contrattuali tra pubblica amministrazione e terzo settore più adatti a gestire i servizi alle persone, e dalle recenti normative europee». «Auspichiamo», concludono i portavoce Patriarca e Rasimelli, «che in fase di dibattito parlamentare vengano accolte le richieste provenienti dalle organizzazioni delle cooperative sociali e gli emendamenti in merito presentati al Governo e alle Commissioni competenti».  


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