Famiglia
Napolitano: famiglia, no a contrapposizioni tra laici e cattolici
Il presidente della Repubblica inaugura la Conferenza nazionale di Firenze
di Redazione
Per la famiglia “i principi fondamentali con cui si apre la Carta costituzionale rappresentano naturalmente il piu’ complessivo quadro di riferimento: a cominciare dall’articolo 2, in cui si sanciscono ‘diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalita” e nello stesso tempo si svincola all’adempimento di doveri inderogabili di solidarieta’, e dall’articolo 3 in cui si afferma la ‘pari dignita’ sociale di tutti i cittadini'”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel suo intervento alla cerimonia inaugurale della Conferenza nazionale sulla famiglia, in corso nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. “Poi, nella specifica determinazione dell’articolo 29 -ha aggiunto Napolitano- il matrimonio, di cui peraltro l’assemblea non volle sancire indissolubilita’, viene posto come fondamento giuridico privilegiato di una unione che poggi sull’eguaglianza dei coniugi e possa assolvere missioni come quella di ‘mantenere, istruire ed educare i figli’, contando su un impegno di promozione e di sostegno da parte della Repubblica”.
Sulla famiglia “c’e’ ampio spazio per un confronto costruttivo, per una schietta emulazione, anche, sul piano delle analisi e delle proposte, e in definitiva per una ricerca di risposte che non dividano il Paese, che non scivolino sul piano inclinato di una artificiosa e perniciosa contrapposizione tra cattolici e laici”. E’ l’invito del Capo dello Stato. “La ricerca deve vedere impegnati il Parlamento, le istituzioni rappresentative dello Stato democratico nel pieno e sereno esercizio dell’autonomia sancita dalla Costituzione -ha aggiunto il presidente della Repubblica- e nell’attento e serio ascolto delle preoccupazioni e dei contributi di pensiero che possono venire dalla Chiesa e dalle organizzazioni cattoliche, come da ogni altra componente della societa’ civile”.
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