Famiglia

Famiglia: nessuna parlamentare di Rifondazione alla Conferenza di Firenze

Lo spiega il coordinamento delle parlamentari di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e il partito di Rifondazione Comunista, che annunciano cosi' la loro intenzione di non prendere parte all'eve

di Redazione

“La scelta della ministra Bindi di escludere le associazioni gay e lesbiche dalla Conferenza sulla famiglia e’ alla base della nostra decisione di non parteciparvi”. Lo spiega il coordinamento delle parlamentari di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e il partito di Rifondazione Comunista, che annunciano cosi’ la loro intenzione di non prendere parte all’evento di Firenze. “Il convegno nazionale della famiglia e’ segnato da un eccessivo collegamento ideale e culturale con la giornata del family day- denuncia Elettra Deiana- come dimostrato dalla scelta di non aprire un tavolo di confronto con l’esperienza umana e sociale delle coppie gay e lesbiche. Un milione di persone non esauriscono la realta’ italiana che e’ molto piu’ complessa della piazza del family day”. Aggiunge Titti De Simone: “L’esclusione delle organizzazioni omosessuali ripropone un pregiudizio di carattere omofobico. Non si puo’ ignorare che in questo Paese, come rileva l’Istat, le nuove famiglie crescono: sono coppie di fatto, eterosessuali e omosessuali, famiglie monoparentali ed altro ancora. La politica deve dare delle risposte concrete a questa nuova soggettivita’”. E Daniela Dioguardi conclude: “Critichiamo l’impianto discriminatorio. Le politiche sociali devono essere estese a tutti, a prescindere dalle libere scelte di convivenza”.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.