Volontariato

Associazione Ong, subito la Riforma in Parlamento

Marelli “Da 13 anni si parla della Riforma, ora è tempo di stringere e di completare l’iter legislativo, chiediamo che il testo di riferimento sia quello governativo"

di Redazione

Roma, 22 maggio 2007. Stamattina Sergio Marelli, presidente dell?Associazione ONG italiane, è intervenuto al Convegno ?Riforma dell?aiuto pubblico allo sviluppo: il ruolo delle istituzioni internazionali, l?esperienza internazionale e l?Italia? organizzato dal Ministero dell?Economia e delle Finanze e dal Ministero degli Esteri al CNEL.

L?apertura dei lavori è stata affidata alla Vice Ministra per la Cooperazione allo Sviluppo Patrizia Sentinelli, che ha illustrato le linee generali della Legge Delega del Governo per la Riforma della legge 49, il dibattito sulla Riforma è proseguito nella sessione moderata dal Sottosegretario all?economia Paolo Cento a cui hanno preso parte Richard Manning, dell?OCSE ? DAC, Lamberto Dini, Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato, e Sergio Marelli, il convegno è stato chiuso dal Ministro dell?Economia Tommaso Padoa Schioppa.

Marelli ha chiarito la posizione delle Ong: ?Il nostro ruolo in questo dibattito è quello di dare una visione unitaria da parte del mondo delle Ong, con le nostre 160 ong associate stiamo elaborando una linea unitaria proprio per dare un?interlocuzione chiara al Governo, vogliamo collaborare per dar vita a una nuova legge che ci faccia recuperare un ruolo dignitoso in Europa. I segnali positivi arrivati da questo Governo sul tema della cooperazione ci sono stati: la nomina della Vice Ministra alla Cooperazione come da noi richiesto in precedenza, e poi la scelta di farsi carico della proposta di Riforma. Il contenuto della Legge Delega è l?aspetto più importante: le sue finalità, l?apertura verso l? Europa e la comunità internazionale, la ricerca di armonizzare la cooperazione e i suoi attori come soggetti autonomi ma dentro un contesto forte e vincolante. Chiediamo che il Parlamento confermi questo indirizzo di Legge perché la cooperazione è davvero parte integrante della politica internazionale del nostro paese. Soprattutto perché fare cooperazione è, prima di tutto, nostro interesse per l?Italia, a favore nostro oltre che per i 2/3 della popolazione mondiale che vive in stato di povertà.

L?unitarietà deve però esprimersi a tutti i livelli, e la coerenza delle scelte è il migliore indicatore e strumento per far sì che si operi unitariamente. Il Fondo Unico per le risorse a disposizione dell?Agenzia prevista deve essere garantito, è un passaggio per noi fondamentale non per sminuire le competenze che sono presenti nei diversi ministeri che si occupano di cooperazione, ma per garantire proprio quell?unitarietà tanto ricercata e dare seguito alle finalità politiche della Legge. Il coordinamento e l?autonomia sono i due pilastri su cui costruire la legge.

Ci servono regole ad hoc, i controlli devono essere sostanziali per incrementare il monitoraggio su cosa si fa veramente e non solo sulla burocrazia?.

Continua Marelli ?Da 13 anni si parla della Riforma, ora è tempo di stringere e di completare l?iter legislativo, chiediamo che il testo di riferimento sia quello governativo proprio per accorciare i tempi e aprire subito il dibattito in Parlamento.

Abbiamo di fronte poi scadenze fondamentali per verificare che siano fatti quei passi in avanti che ci facciano uscire dallo stallo in cui siamo: il DPEF 2008, per valutare i fondi che saranno destinati alla cooperazione e la minimanovra di giugno che, come già dichiarato dal Ministro Padoa Schioppa, vedrà stanziati le risorse per sanare il debito dell?Italia verso il Global Fund, siamo certi che arriveranno.

La certezza dei fondi destinati e di conseguenza la loro erogazione è infatti la nota più dolente per la cooperazione, non vorremmo che fosse varata la Riforma per curare la cooperazione allo sviluppo,e quindi anche le ong in grave affanno, per poi ritrovarsi con il paziente già morto. Va fatta ripartire la macchina della cooperazione subito!?


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