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Rai, il governo approva il disegno di legge di riforma

Nascerà la Fondazione Rai, con un cda aperto anche al mondo dell'associazionismo

di Redazione

Il ddl di riforma della Rai messo a punto dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e’ stato approvato dal consiglio dei ministri.

Il ddl prevede la nascita di una Fondazione che ”garantisce l’autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo dal potere politico ed economico”, verifica, tra l’altro, ”il valore pubblico della programmazione” e ”assicura la gestione efficiente di Rai spa e di tutte le societa’ controllate”. L’organismo, dotato di un proprio statuto sull’assetto organizzativo, contera’ su un Consiglio di amministrazione di 11 membri che sara’ ‘governato’ da un Cda formato da 5 persone. Quattro componenti del Consiglio saranno nominati dalla commissione parlamentare di Vigilanza con una maggioranza dei due terzi, due dalla Conferenza Stato-Regioni, uno ciascuno dal Cnel, dal Consiglio nazionale degli utenti, dall’Accademia dei Lincei e dalla Conferenza dei rettori delle Universita’. L’undicesimo verra’ eletto dai ”dipendenti di Rai Spa e delle societa’ da questa controllate”.

Il Cda dell’azienda di viale Mazzini sara’ formato da 5 componenti, nominati dal Consiglio della Fondazione ”con voto espresso a maggioranza” e questo vale anche per il presidente. Dureranno in carica tre anni e possono essere confermati secondo le disposizioni del codice civile. I componenti, si legge nella bozza del ddl Gentiloni, verranno scelti tra persone di ”indiscussa moralita’ e indipendenza e di comprovata professionalita’ e pluriennale competenza manageriale” nei settori dell’economia, della finanza, del diritto, delle nuove tecnologie e dell’ICT. Il Consiglio di Rai Spa nomina al suo interno amministratore delegato con un incarico di tre anni che puo’ essere rieletto nel rispetto delle norme del codice civile. In caso di dimissioni o impedimento del presidente, dell’ad o di ogni altro membro del Consiglio, si procede alla sostituzione secondo le regole ordinarie previste per la nomina dei componenti. Il testo, all’articolo 8, prevede una ‘Carta del servizio pubblico’ che stabilisce le linee generali di svolgimento del servizio pubblico.La Carta ha durata di sei anni, determina l’ammontare del canone di abbonamento, che potra’ essere aggiornato ogni due anni.


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