Cultura

Una mano per l’Ail

Tre domande a/ Ricky Gianco: pioniere del rock&roll italiano, è fra le star che hanno donato l’impronta della propria mano per l’asta dell’Ail

di Chiara Cantoni

Ricky Gianco, pioniere del rock&roll italiano, è fra le star che hanno donato l?impronta della propria mano per l?asta dell?Ail -Associazione italiana contro le leucemie, che viene battuta da Christie?s il 24 maggio. Dal 17, le opere realizzate sono esposte a Palazzo Clerici, a Milano.

A chi andrà il ricavato di Una mano per Ail?
Al progetto Ail accoglie, per offrire abitazioni gratuite ai malati fuori sede che vengono per essere curati negli ospedali milanesi.

Perché dare una mano?
Da anni sostengo progetti di solidarietà sociale, perché il mondo non si esaurisce nella mia realtà quotidiana: esistono la sofferenza, l?ingiustizia, la malattia. Combatterli insieme è un modo per costruire là dove da soli non si è in grado di arrivare.

Una coscienza che mette nel suo lavoro?
Fare una professione che ti piace è un enorme privilegio: condividerlo è segno di gratitudine. E poi chi fa questo lavoro lo fa per il mondo, perché ogni disco diventa subito di tutti.


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