Formazione

Lombardia, 1,5 milioni di euro per abbattere le barriere

Approvata dalla giunta regionale una delibera che stabilisce i criteri per accedere ai finanziamenti

di Antonietta Nembri

Favorire l’accessibilità, l’adattabilità e più in generale la piena fruibilità di edifici, servizi pubblici e spazi privati di uso pubblico, attraverso la realizzazione di “progetti pilota” per l’eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative. Mira a questo la delibera che la giunta regionale lombarda, su proposta dell’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha approvato nella sua ultima seduta e che stabilisce i criteri per l’accesso ai finanziamenti.

Lo stanziamento a disposizione di Comuni, enti istituzionalmente competenti in materia di culto e onlus è di 1,5 milioni, che potranno servire a rimborsare (al massimo per l’80%) la spese effettivamente sostenute per l’eliminazione della barriera.

Le spese ammesse al cofinanziamento riguardano: le opere edilizie direttamente finalizzate al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative; le spese tecniche (per la realizzazione delle sole opere relative all’eliminazione delle barriere architettoniche e localizzative) e per imprevisti, nella misura complessiva massima del 10% del costo delle opere da appaltare; le spese per l’acquisto di arredi fissi rivolti alla piena fruibilità degli spazi da parte dei disabili e che siano
conformi alle disposizioni di legge; e infine l’Iva al 4% sul costo delle opere e per l’acquisto degli arredi.

L’assessore Scotti ha definito il provvedimento «un’ulteriore dimostrazione di come l’abbattimento della barriere architettoniche rappresenti una delle priorità della nostra azione di governo. La Lombardia, infatti, è stata la prima Regione italiana a dotarsi di una legge (la 6 del 1989) per
garantire ai disabili l’accessibilità in luoghi pubblici e privati, anche tramite l’adozione di strumenti spesso all’avanguardia. Oggi» ha concluso, «con questo finanziamento, proseguiamo con azioni concrete questo importante lavoro cominciato anni fa».


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