Famiglia

Germania: sancito il “diritto all’asilo nido”

Varato un programma da 12 miliardi di euro

di Gabriella Meroni

Ogni bambino tedesco al sotto di tre anni avra’ diritto a essere accudito in un asilo nido e se cio’ non sara’ possibile, le madri che se ne occupano riceveranno un assegno mensile di 150 euro. E’ l’accordo raggiunto la scorsa notte -dopo settimane di polemiche- in un vertice dei partiti della “Grosse Koalition”, annunciato questa mattina dal presidente del partito socialdemocratico, Kurt Beck, e di quello cristiano-sociale bavarese, Edmund Stoiber. L’intesa prevede che entro il 2013 il 35 per cento dei bambini al di sotto dei tre anni sia accolto in un asilo nido. Per raggiungere questo obiettivo il governo tedesco intende triplicare l’offerta attuale, portando a 750mila il numero di bambini che potranno essere accolti nelle strutture pubbliche per la prima infanzia. I costi di questo programma ammonteranno a 12 miliardi di euro e saranno ripartiti tra Stato federale, Laender e Comuni. “Sulla questione degli asili nido abbiamo messo a segno un successo”, ha affermato Beck, mentre Stoiber ha precisato che le famiglie che non vogliono mandare i figli in un asilo nido o che non riescono a trovarvi posto riceveranno un “bonus” che potrebbe essere di 150 euro mensili. Il programma era stato lanciato a febbraio dal ministro per la Famiglia, Ursula von der Leyen (Cdu), madre di sette figli, ma si era scontrato con le forti resistenze di una parte dell’episcopato tedesco. Il vescovo di Augsburg, Walter Mixa, aveva duramente attaccato la signora von der Leyen, accusandola di degradare le donne a ‘Gebaermaschinen’, macchine per fare figli, poiche’ grazie alla maggiore offerta di posti negli asili nido le donne trascurerebbero il loro compito educativo per dedicarsi alla carriera, delegando ongi responsabilita’ allo Stato, come avveniva nella Germania comunista. Fonte: Agenzia Agi.


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