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Immigrati: Arci contro Repubblica, altera i dati sui reati

Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, scrive una lettera aperta al quotidiano diretto da Ezio Mauro, denunciando "un'offensiva culturale davvero preoccupante sul tema dell'immigrazione

di Redazione

“Da giorni uno dei principali quotidiani italiani alimenta una preoccupante campagna stampa contro i migranti. Cara ‘Repubblica’, perche’ alteri i dati per sostenere una tesi politica?”. Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, scrive una lettera aperta al quotidiano diretto da Ezio Mauro, denunciando “un’offensiva culturale davvero preoccupante sul tema dell’immigrazione”.
L’articolo contestato e’ quello, su ‘Repubblica’ di oggi, titolato “Un reato su tre commesso da immigrati”. Questo il titolo ma, spiega Miraglia, a leggere l’articolo si scopre che “gli immigrati hanno rappresentato nel 2005 il 33,41 % del totale delle persone denunciate: denunciate, non condannate. Chiunque abbia un minimo di cultura giuridica sa che la denuncia e’ solo il primo atto di un procedimento giudiziario che puo’ concludersi con l’assoluzione, l’archiviazione o la condanna”. Quindi, conclude, “presumerne automaticamente, come fa Repubblica, la colpevolezza e’ un’operazione di disinformazione, tanto piu’ grave in quanto utilizzata per sostenere una tesi politica: e cioe’ che in Italia i migranti rappresentano un grave problema di sicurezza”. Secondo Miraglia, poi, l’articolo e’ solo uno dei tasselli di questa campagna anti-immigrato: e ricorda “il grande spazio dato alla nazionalita’ e all’attivita’ della ragazza che ha ucciso la povera Vanessa nella metropolitana di Roma”, la lettera in prima pagina “dell’ormai famoso dipendente del Quirinale”. Il tutto, “a pochi giorni dal varo, da parte del consiglio dei ministri, di un disegno di legge sostitutivo della Bossi-Fini, che ribalta l’impianto culturale e politico della destra”.


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