Economia

A due cooperative gli appalti per la ricostruzione del Petruzzelli

I lavori verranno affidati domani mattina dal ministro Francesco Rutelli. Spesa di 23 milioni e 370 mila euro e fine dei lavori entro un anno e mezzo

di Redazione

Saranno il Conscoop e la Edilcoop di Forlì a completare i lavori per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli di Bari, distrutto da un incendio nella notte tra il 26 e il 27 ottobre del 1991.

Le due cooperative forlivesi (Conscoop in qualità di capogruppo), in associazione temporanea di impresa con la SAC di Roma, si sono aggiudicate l’appalto, proponendo un progetto che prevede una spesa di 23 milioni e 370 mila euro e la fine dei lavori entro un anno e mezzo.

La gara, bandita a febbraio, era impostata sulla base dell’offerta più vantaggiosa, con un tetto massimo di circa 28 milioni di euro e 720 giorni di tempo.

La commissione composta da professori delle università e dei politecnici di Bologna, Milano, Ancona, Roma e Torino, ha conferito i lavori alle imprese esaminando altre sette offerte concorrenti.

Tra i partecipanti figuravano il Consorzio recupero patrimonio artistico, responsabile del primo intervento finito con l’inaugurazione del foyer, la Saicam di Venezia, la DEC di Bari, le romane Donati e Ortros, la Maire Engineering, le fiorentine Baldassini Tognozzi Pontello e Mannelli e il Consorzio delle Cooperative Ravennati.

I lavori verranno affidati domani mattina al presidente del Conscoop, Mauro Pasolini, dal ministro per i Beni Culturali Francesco Rutelli.

Se le verifiche di rito si concluderanno in tempi brevi il cantiere del Petruzzelli, fermo ormai da due anni, potrebbe riaprire in pochissimi giorni. Spetterà all’ufficio regionale per i Beni Culturali e al commissario straordinario per la ricostruzione, Angelo Balducci, nominare i direttori dei lavori.

«Siamo molto soddisfatti ? affermano i presidenti di Conscoop e Crea Costruzioni, Mauro Pasolini e Tiziano Neri ? per questo risultato che conferma a livello nazionale la qualità delle imprese edili della nostra provincia. Il bando di gara, infatti, non premiava unicamente il ribasso, ma attribuiva un considerevole punteggio alla qualità del restauro. E sulla qualità le nostre imprese hanno vinto».


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