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L’affiliazione pesa? si può cancellare

Volontariato: come “staccarsi” dall’associazione-madre

di Carlo Mazzini

Sono il presidente di una associazione di volontariato regolarmente iscritta all?albo regionale e affiliata a un?importante associazione nazionale. Desidero sapere se c?è la possibilità di cambiare la denominazione della nostra associazione pur mantenendo il numero di codice fiscale e staccarci dall?affiliazione. Chiediamo queste informazioni per continuare a lavorare sul territorio senza dover iniziare tutto dal principio e perdere il lavoro fatto in precedenza (oltre tre anni).
Antonio V.

Nel quesito del presidente mi sembra di sentire riecheggiare il famoso «Houston, abbiamo un problema», eufemistica enunciazione detta a 300mila chilometri sopra la terra dall?equipaggio dell?Apollo 13 in avaria. Affrontiamolo con calma e sangue freddo.

Vogliamo disaffiliarci dalla casa madre per ragioni che qui non rileva motivare. Chi ha preso la decisione? Deve averla presa, pena la nullità della delibera, l?assemblea degli associati che, su proposta del consiglio direttivo o dell?assemblea stessa, con le maggioranze previste (quorum costitutivi e deliberativi) per le assemblee straordinarie, avrà deliberato (o delibererà) la variazione dello statuto che si realizza con la modifica della denominazione.

Questo è l?aspetto interno che porta anche ad altri tre adempimenti. Il primo consiste nel registrare all?Ufficio locale delle Entrate il verbale di modifica dello statuto con allegato il nuovo statuto, registrazione per noi a costo zero, in quanto le organizzazioni di volontariato iscritte godono dell?esenzione dall?imposta di registro e da quella di bollo (art 8, c 1, l 266/91).

Il secondo adempimento ci vede modificare non il codice fiscale (che rimane lo stesso, siamo sempre noi) ma la denominazione nel modulo di attribuzione del codice fiscale; operazione che effettueremo sempre presso l?Ufficio locale delle Entrate.Infine comunicheremo al Registro del volontariato l?avvenuta modifica dello Statuto, seguendo le procedure richieste dalla Regione (o dalla Provincia).

Inoltre è bene che della buona novella siano prontamente informati anche i soci (non tutti forse erano presenti all?assemblea straordinaria) e la ex casa madre. Non dimenticarsi di comunicare la stessa notizia anche al Centro di servizio per il volontariato, alle altre associazioni o enti con i quali abbiamo rapporti, oltre agli enti pubblici con i quali ci siamo legati in regime di convenzionamento.

Se seguite la prassi sopra indicata, nessuno – né all?interno né all?esterno dell?associazione – potrà eccepire in merito alla vostra decisione. Siamo liberi (come persone fisiche o soggetti giuridici) di associarci e di disaffiliarci in qualsiasi momento, per le ragioni che noi riteniamo valide.Ovvio che la questione regge se incontra la volontà della maggioranza (eventualmente qualificata, dipende dallo statuto) dell?assemblea. Pertanto, è bene prima operare una politica di convincimento dei soci motivando e condividendo con loro i pregi del nuovo status proposto. Mettete in chiaro, quindi, le ragioni pro e quelle contro, e rimettetevi alle decisioni dell?assemblea.

Così facendo, la vostra missione (come successe per l?Apollo 13) si concluderà con un ammaraggio morbido.

www.quinonprofit.it


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