Formazione

La moda e il sociale: un convegno

Una giornata di riflessione sul nuovo volto del legame tra stratificazione sociale e moda

di Gabriella Meroni

Negli ultimi anni si è progressivamente sviluppato un mercato di massa di prodotti di moda rivolti a diversi gruppi sociali: non solo giovani, donne in carriera, professionisti creativi, ma anche anziani, immigrati, intermediari culturali. Strati sociali che hanno potere d?acquisto molto differenziato e sono interessati ai vantaggi immateriali offerti dalla moda: rispetto dell?ambiente, inclusione sociale, personalizzazione, visibilità, savoir faire, ecc. Il Centro per lo studio della moda e della produzione culturale (Modacult) dell’Università Cattolica dedica alla riflessione sul nuovo volto del legame tra stratificazione sociale e moda un convegno internazionale che si terrà il prossimo 11 maggio (ore 9.30, aula Pio XI) presso l’Ateneo di Largo Gemelli. Il mondo dell?abbigliamento sta accogliendo come ?moda? molti stili eterogenei e uno spettro sempre più ampio di capi e accessori estranei alle originali forme dell?haute couture e del prêt-à-porter. Nascono, quindi, nuovi scenari e nuovi comportamenti di cui si parlerà nelle sessioni pomeridiane (dalle 16.30 alle 18.30): COOL, NUOVO LUSSO, FAST FASHION e MODA ETICA. Nella mattinata, dopo il saluto dell?on. Tiziana Maiolo, Assessore del Comune di Milano alle Attività Produttive con delega alla Moda, Laura Bovone, direttore Modacult, introdurrà l?incontro e coordinerà gli interventi di Elizabeth Wilson, University of the Arts London, Philippe Coulangeon, Institut d?Etudes Politiques, Paris, Sylvia Yanagisako, Stanford University, Gabriele Mentges, Universität Dortmund, studiosi di fama internazionale, che si confronteranno con Giancarlo Rovati ed Elena Besozzi dell?Università Cattolica, Paola Colaiacomo, dell?Istituto Universitario di Architettura di Venezia, e Sofia Gnoli, dell?Università La Sapienza di Roma.


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