Non profit
Il futuro di Blair? Nel non profit
Secondo il Daily Telegraph, il premier britannico intende dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova Blair Foundation
Ci sono l’Africa e il Medio Oriente nel futuro di Tony Blair che, dopo l’annuncio delle dimissioni atteso per la settimana prossima, tra fine giugno e inizio luglio traslochera’ da Downing Street. Secondo il Daily Telegraph, il premier britannico intende dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova Blair Foundation che promuove gli aiuti all’Africa, la pace e il dialogo interreligioso e conta di raccogliere fino a 15 milioni di euro l’anno come conferenziere in giro per il mondo. Blair avrebbe anche accettato l’offerta di George W. Bush di diventare una sorta di inviato speciale per il Medio Oriente, con il compito di visitare la regione ogni volta che sara’ necessario per stimolare il processo di pace.
Un impegno, quello per la pace, che punterebbe anche a riscattare l’immagine guerrafondaia legata all’intervento in Iraq. Il giornale inglese assicura che, nonostante le smentite, il fondatore del New Labour lascera’ anche il suo seggio parlamentare di Sedgefield “non appena lo riterra’ appropriato”. E da gennaio ha gia’ iniziato a pianificare i nuovi impegni dopo il decennio a Downing Street in una serie di cene con la baronessa Sally Morgan e il resto della Banda dei Quattro, la squadra dei suoi piu’ fidati consiglieri.
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