Sostenibilità

Gas, energia, treni. La fase tre è vicina

«Abbiamo abbattuto molte barriere. E gli effetti sulla via di tutti i giorni si vedono». Ma, annuncia il ministro, «il cammino è soltanto all’inizio»

di Redazione

Da luglio 2006, una ?lenzuolata? di novità ha caratterizzato l?attività del ministero dello Sviluppo economico. Il periodo non è stato dei più tranquilli: in ballo, interventi che scontentavano o sembravano scontentare ora uno, ora l?altro (il dissenso dei tassisti o delle compagnie telefoniche docet), in un?altalena di polemiche e di forti scontri, animati specialmente dall?opposizione al governo. Ora, a poco più di un mese dall?approvazione delle liberalizzazioni bis, abbiamo chiesto a Pierluigi Bersani, principale artefice del ?nuovo corso? umori odierni e progetti futuri.

Consumers? Magazine: Ministro Bersani quanto si ritiene soddisfatto di quanto fatto finora ?
Pierluigi Bersani: Sono molto soddisfatto, ci sono tante novità e, finalmente, comincia a passare il messaggio che i cittadini non sono sudditi e che le imprese possono migliorare la competitività se trattano bene i consumatori. I vantaggi sono realmente percepiti dalla gente nella vita di tutti i giorni. Si tratta di cose piccole e di cose grandi, sicuramente tutte importanti. Da luglio, sono state aperte 1.000 nuove parafarmacie, di cui solo il 15% nei supermercati. Il resto sono giovani farmacisti che hanno aperto un piccolo esercizio commerciale e che adesso hanno un lavoro. Abbiamo eliminato alcune barriere, rendendo più facile l?accesso a mestieri come il barbiere, l?estetista, la guida turistica. Ci siamo occupati di benzinai in funzione di un abbassamento del prezzo della benzina, di date di scadenza sui prodotti alimentari, di mutui immobiliari, prevedendo l?eliminazione delle penali in caso di estinzione anticipata e delle spese notarili per la cancellazione dell?ipoteca. E se per l?Rc auto sarà più difficile vedersi peggiorare la propria classe bonus-malus, l?abolizione dei costi di ricarica ha già portato ad un abbattimento delle tariffe del 7,8%. Sono norme incisive, ma rappresentano solo l?inizio di un cammino. Le altre sono in Parlamento.

CM: Cosa si poteva fare di più e meglio?
Bersani: Con l?ostruzionismo dell?opposizione di meglio non si poteva fare. Ho sperato, fino alla fine, in un dialogo bipartisan, manifestando la più ampia disponibilità ad ogni contributo che arricchisse le nostre proposte. Penso che per fare di più e meglio sarebbe servita più coralità e collaborazione da parte dei sedicenti liberali della Cdl.

CM: Cosa risponde a coloro che hanno criticato provvedimenti come l?abolizione dei costi di ricarica? L?accusa principale è quella di aver fatto un ?buco nell?acqua? visto che le compagnie telefoniche hanno aumentato le tariffe inficiando i benefici per i consumatori.
Bersani: Innanzitutto i prezzi nei servizi di telefonia hanno registrato complessivamente un ribasso del 7,8% sul precedente mese di febbraio e ben dell?8,5% rispetto a marzo 2006. Tengo a sottolineare che noi non siamo intervenuti sulle tariffe, ma abbiamo ribadito il principio che il consumatore deve pagare per quel che consuma. E se gli operatori si rivarranno, se la vedranno con il consumatore che potrà, d?ora in poi, scegliere ad occhi aperti, e questo non potrà che far scendere i prezzi. Spetterà alle autorità di controllo il compito di vigilare e di verificare che le offerte siano coerenti con le nuove regole.

CM: Finora in che misura pensa che i consumatori abbiano tratto vantaggi dalle liberalizzazioni?
Bersani: Un sondaggio dell?Osservatorio Swg mostra come le liberalizzazioni volute dal governo di centrosinistra, piacciono, in larga misura, anche agli elettori del centrodestra! Siamo riusciti a rendere i cittadini consapevoli dei loro diritti, è passata l?idea che noi vogliamo dare la possibilità a tutti, anche a quelli che non conoscono nessuno, di aprire un negozio, avviare un?attività o cambiare un conto corrente senza subire spese.

CM: Cosa ritiene che manchi a completare il quadro? Progetti futuri?
Bersani: In questo momento siamo molto attenti all?energia, che in Italia è più costosa che negli altri Paesi, ai servizi pubblici locali, all?azione collettiva dei consumatori e agli ordini professionali già presentati in Parlamento con disegni di legge che dobbiamo preoccuparci di far procedere più velocemente. Una riflessione importante riguarda i servizi ferroviari, già liberalizzati negli anni passati. Ora bisogna mettere le FS in condizione di camminare sulle proprie gambe e non essere più un peso per i conti dello Stato. Per quanto riguarda il gas, infine, lavoriamo per rivisitare i meccanismi di gara, in modo da consentire che i risparmi arrivino ai consumatori finali senza fermarsi solo a livello delle amministrazioni comunali.


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