Formazione

I ciechi scrivono a Romano Prodi

"Pronti a scendere in piazza: il Governo deve rispondere alle nostre richieste"

di Redazione

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, riunita a Trento in occasione del Consiglio nazionale scrive al Presidente del Consiglio Romano Prodi spinta dal malcontento dell’intera categoria dei ciechi e degli ipovedenti italiani. L’Unione si mobilita per protestare direttamente, in una pubblica piazza, qualora non venissero date risposte concrete a tre precise rivendicazioni, entro il 15 maggio 2007.

*****
Nella lettera di Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si fa riferimento a tre precise rivendicazioni, sulle quali i Ministri competenti non hanno dato alcuna garanzia concreta.

1. Una prima rivendicazione riguarda il Servizio Civile, dal quale la nostra Unione, ma anche le altre associazioni di disabili gravi, sono state gravemente penalizzate in ordine ai due punti seguenti:
· La percentuale del 2% sul totale dei volontari fissata dal Servizio Civile, senza alcuna base normativa, in relazione all?art. 40 della legge 27.12.2002 n. 289, per l?utilizzazione dei volontari per il servizio di accompagnamento dei ciechi  civili (verso una riduzione dell?indennità di accompagnamento) è del tutto insufficiente, coprendo soltanto  parte non rilevante delle richieste.
· A seguito di una manifestazione pubblica di disabili visivi e dell?udito, il Ministero della Solidarietà si era impegnato, emanando al riguardo anche formale comunicato stampa, a provvedere che i progetti di servizio civile riguardanti disabili gravi avessero la precedenza.
Peraltro  gli impegni sono rimasti senza seguito alcuno.
2. Una seconda rivendicazione ha riguardo alla riduzione del 12,57%, preannunciata dai dicasteri interessati, sui contributi statali, ancorché diretti a garantire la prestazione di servizi di assistenza sociale. A nostro avviso il comma 507 dell?art. 1 della legge finanziaria 2007, nello stabilire l?accantonamento e la indisponibilità di somme del bilancio triennale, consente di non applicare la decurtazione ai contributi destinati all?assistenza sociale.
Anche in questo caso generiche assicurazioni, senza seguito alcuno, anzi l?irrigidimento di alcune aperture prima manifestate.
3. La terza rivendicazione, infine, riguarda la mancata emanazione del regolamento di attuazione della legge n. 69 del 22 marzo 2000, che dispone interventi finanziari per l?integrazione scolastica degli alunni con handicap.
La mancata emanazione del regolamento ha determinato per ben sette anni, la dispersione delle risorse finanziarie, circa 10 milioni di euro annui, a scopi diversi da quelli previsti dalla legge 69/2000.
Anche in questo caso anni di promesse senza esito concreto.

*****
Si chiede che venga eliminata la decurtazione del 12,57% sui contributi previsti per legge; sia eliminata, o quanto meno raddoppiata, la percentuale di volontari del Servizio Civile destinata al servizio di accompagnamento dei ciechi civili e sia introdotto il principio normativo della priorità pei i progetti di servizio civile riguardanti disabili gravi; venga finalmente (dopo 7 anni) emanato il regolamento di attuazione della legge 22 marzo 2000, n. 69.

L’Unione chiede un incontro al Presidente Prodi per illustrare le richieste e il disagio che ne risulta per i ciechi e gli ipovedenti italiani. Chiede inoltre che vengano date concrete rassicurazioni. In caso contrario sarà pronta per scendere in piazza e manifestare pubblicamente per i propri diritti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA