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Protocollo d’intesa per gli obiettori
Protocollo dintesa con enti e associazioni sul servizio civile
di Alba Arcuri
Regione Emilia Romagna. 7 settembre 1999
Utilizzare al meglio l?impegno e il lavoro degli obiettori di coscienza, che rappresentano una risorsa umana preziosissima per centinaia di associazioni di volontariato e di enti non profit. Questo l?obiettivo di un protocollo d?intesa sul servizio civile firmato da regione Emilia Romagna, Upi regionale, Caler, Crescer, Arer Ipab, Aziende sanitarie, Cgil, Cisl, Uil e altre associazioni di enti convenzionati. Con questo accordo la Regione intende sancire e rafforzare il rapporto di collaborazione con le associazioni di enti che impiegano obiettori di coscienza (sono circa 800 in Emilia Romagna) per fare in modo che il servizio civile raggiunga risultati sempre più rilevanti, anche con l?esplorazione di nuove possibili forme di impegno. La Regione ha, infatti, già sperimentato nuovi modelli di collaborazione con gli obiettori di coscienza, coinvolgendoli nella realizzazione di 35 progetti, alcuni dei quali in fase di conclusione. Il protocollo, che verrà sottoscritto i primi di ottobre dal presidente della Giunta regionale Vasco Errani, è stato presentato dall?assessore alle politiche sociali Gianluca Borghi, nella commissione Sicurezza sociale presieduta da Mariangela Bastico. Grazie all?accordo sarà possibile realizzare gli obiettivi della legge nazionale 230/98 sul servizio civile.
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