Welfare

Detenuti, garante più vicino

Dal parlamento/ Urge la nascita di una figura di garanzia in grado di coordinarsi tra magistratura di sorveglianza, difensori civici, garanti dei detenuti già localmente operativi

di Benedetta Verrini

Un?autorità autonoma (presidente e 4 membri eletti dal Parlamento, ufficio da 50 dipendenti, costo di un milione 650mila euro dal 2007): sono i ?numeri? del Garante nazionale dei diritti dei detenuti, previsti in un testo in discussione alla Camera. Iniziato nel 2003, il cammino legislativo delle pdl istitutive del Garante nazionale dei detenuti ha avuto uno scatto nel corso di questa nuova legislatura. Mentre gli enti locali hanno già provveduto a dotarsi di propri garanti (l?ultima è stata, il 23 novembre scorso, la Lombardia), adesso urge più che mai la nascita di una figura di garanzia in grado di coordinarsi (e non sovrapporsi) tra magistratura di sorveglianza, difensori civici, garanti dei detenuti già localmente operativi. Il testo unificato delle pdl Mazzoni (C. 626), Mascia (C. 1090) e Boato (C. 1441) ora ha ricevuto l?ok dalle commissioni Affari sociali e Lavoro, e può proseguire in commissione Affari costituzionali. Ne è relatrice Graziella Mascia (Rc).


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