Famiglia

Toccalo e ascolta Il computer ti parla

Immagini che parlano, schermi tattili, scanner che leggono testi e libri. La tecnologia abbatte le barriere e apre le porte dell’informatica davvero a tutti.

di Giovanni Borghi

Immagini che ?parlano?, schermi da ascoltare e da toccare, scanner che leggono testi ad alta voce: la nuova generazione di sistemi informatici è davvero una galleria delle meraviglie che rendono accessibile l?uso del computer alle persone prive di vista. Finora il massimo che la tecnologia poteva offrire era l?ingrandimento delle icone d?avvio presenti sulla scrivania, l?aumento della dimensione dei caratteri fino al 500% in più del normale, la gestione del contrasto e dell?abbinamento dei colori per aumentare la leggibilità della schermate. Accorgimenti importantissimi, certo, per le persone ipovedenti; del tutto inutili per chi la vista l?ha persa del tutto. Ma ora, le cose potrebbero davvero cambiare anche per loro. Grazie al lavoro di ricerca, progetto e sperimentazione di diversi centri di ricerca pubblici e non, fra cui il Cnr e il Centro nazionale tiflotecnico, strettamente collegato con l?Unione italiana ciechi, impegnati costantemente a migliorare e a diffondere schermi sonori o tattili che siano capaci di rendere nel modo più completo le informazioni presenti sul video del computer. In particolare, la vocalizzazione delle immagini e la traslitterazione in alfabeto Braille delle informazioni sono le piste di battute dai centri di ricerca. Fra i due possibili canali, quello tattile è sicuramente il meno facile da gestire perché sempre più complesse e di difficile traduzione sono le informazioni che appaiono sul video, senza aggiungere poi che non tutti i ciechi leggono fluentemente in Braille. Ausili di questo tipo continuano comunque ad essere utilizzati sia come supporto ai programmi di sintetizzazione vocale sia come dei veri e propri computer portatili che possono all?occorrrenza essere allacciati al Pc per scaricare i dati raccolti e per tornare alla loro vecchia funzione di schermi tattili grazie a una riga, più o meno estesa, di caratteri piezoelettrici che con il loro alzarsi o abbassarsi formano le lettere. La vocalizzazione delle immagini avviene invece attraverso l?integrazione di sistemi hardware e software, vale a dire terminali di sintesi vocale uniti a programmi cosiddetti di screen reader (lettori di schermo). Quest?ultimi sono capaci di vocalizzare tutte le informazioni presenti sullo schermo attraverso un?esplorazione costante di questo; i sistemi più avanzati prevedono toni di voce differenti a seconda delle informazioni presenti, utilizzano più di una lingua in modo tale da adeguarsi alla presenza, molto frequente, di programmi in diverse lingue sullo stesso sistema, e possono essere personalizzati dall?utente sia per il volume che per la velocità della voce. Per rendere ancora più versatile l?uso del personal computer da parte dei ciechi esistono poi delle periferiche, come le stampanti Braille prodotte in una vasta gamma di modelli da quello portatile a quella professionale. Ma forse la periferica che si mostra essere più utile è lo scanner che legge testi non Braille: scannerizzata una pagina, il testo viene letto da uno speciale Ocr, programma di riconoscimento dei caratteri, che lo invia al sintetizzatore vocale che lo leggerà all?utente.


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