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Fondo nidi aziendali, qualcuno l’ha visto?

Minori: travolta dalla Consulta, il budget è stato 'azzerato'

di Benedetta Verrini

Che fine hanno fatto i 10 milioni previsti in Finanziaria dal governo Berlusconi per il finanziamento di nidi e micronidi aziendali? La Corte costituzionale ha annullato le norme istitutive di quel Fondo (art. 91 l. 289/02) e il ministero del Welfare ha azzerato l?erogazione a decine di realtà (anche coop sociali e consorzi) il cui progetto era stato già selezionato.

Un ?pacco? da 10 milioni di euro. A tanto ammontava il famoso Fondo di rotazione creato nella Finanziaria del 2003 (e lanciato in pompa magna dagli allora ministri Maroni e Prestigiacomo) per la realizzazione di nidi e micronidi nei luoghi di lavoro. E tanto hanno perso, complessivamente, 97 realtà (tra istituzioni pubbliche ed enti privati) che erano state ammesse al finanziamento.

I soldi per la realizzazione dei micronidi aziendali, infatti, non sono mai stati erogati. E chi ha patito maggiormente, fra i diversi ?beneficiari?, sono alcuni tra consorzi e cooperative che si sono visti negare le risorse dal ministero del Welfare a progetto già avviato. «Una situazione drammatica: abbiamo rischiato la chiusura», conferma Caterina Masè, responsabile della Cooperativa sociale Tagesmutter del Trentino-Il Sorriso. «E nessuno si è degnato di comunicarci formalmente lo stop all?erogazione dei fondi», prosegue. «Eravamo stati selezionati per un progetto da 125mila euro, avevamo già ottenuto la fideiussione e speso 85mila euro tra ristrutturazioni e arredi. Abbiamo dovuto sospendere il progetto in corsa e oggi dobbiamo far fronte a un debito di 60mila euro».

La stessa denuncia arriva anche dalla coop sociale Sampei di Foggia, il cui progetto era stato ?ripescato? in seguito al ritiro di altre realtà in graduatoria. «Anche noi avevamo già fatto la fideiussione e il contratto d?affitto dei locali», dice il responsabile Carlo Rubino. «Ma poi abbiamo stoppato tutto». Chi è andato avanti comunque, invece, è il Consorzio Icaro, sempre di Foggia, affiliato alla CdO, alla Foam e a Confcooperative. «Su questa vicenda c?è stato un errore a monte tra governo e Regioni», spiega la direttrice Carla Calabrese. «Il nostro era un finanziamento abbastanza ridotto, pari a 40mila euro, e abbiamo proceduto comunque all?avviamento del progetto, che è in corso».

Ma cosa è accaduto? Sulla base di un ricorso da parte di alcune Regioni (tra cui Toscana ed Emilia Romagna), la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la norma istitutiva del Fondo di rotazione (art. 91 della l. 289/02), sottolineando l?esclusività della competenza, in materia, alle Regioni.

«La Corte ha cancellato il capitolo del finanziamento per gli asili nido aziendali, rendendo così impossibile (per paradossale che possa sembrare), l?erogazione dei fondi», ha scritto nel 2005 Roberto Maroni in una lettera alla coop Sampei. «Farò in modo», aggiungeva, «che gli impegni presi siano mantenuti». Cosa rispondono oggi dal ministero a quanti chiedono conto di quegli impegni? Lo illustra chiaramente una email del mese scorso proveniente da via Fornovo: «La norma spetta ora alle Regioni, quindi consigliamo di consultare il sito della sua Regione nella sezione asili nido. Cordiali saluti».

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