Cultura

Religione: Sofri, Don Giussani e Dio

''Il Miscredente. Adriano Sofri e la fede di un ateo". In uscita domani il libro di Lancisi sul rapporto tra l'ex leader di Lotta continua, Dio e... Don Giussani

di Redazione

“Ti auguro la fede”. Cosi’ don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, scrisse ad Adriano Sofri, in un biglietto finora inedito. Ma l’ex leader di Lotta continua ha sempre proclamato la sua miscredenza: ”Non credo nell’esistenza di Dio. Non ho una fede positiva”. E tuttavia Sofri riconosce il suo interesse per la dimensione religiosa: ”Intanto sono interessato al mio passato personale, che e’ stato formato da radici, per usare questo termine, cristiane e cattoliche, molto solide e molto forti. Dunque e’ una cosa che continua a interessarmi moltissimo”. ”Se si allude invece alla passione di interezza con la quale si affronta la vita, io credo di essere abbastanza uomo di fede”, racconta l’ex leader di Lc. Su questo interesse di Sofri per Dio, la fede, la religione e la Chiesa, cosi’ come emerge dai suoi scritti dal carcere, si basa il libro di Mario Lancisi, ”Il Miscredente. Adriano Sofri e la fede di un ateo”, edito da Piemme (pagine 239, euro 12,90), con prefazione di Marco Boato e presentazione di David Guadagni, in libreria da domani, martedi’ 21 novembre. Il libro di Lancisi ripercorre l’educazione cattolica di Sofri, chierichetto e catechista fino a 14 anni (”Io ho avuto una buonissima educazione cattolica. A 13 anni sono stato ricevuto per premio da Pio XII”, ricorda l’ex leader di Lc); la partecipazione in carcere a momenti religiosi come la messa e lo studio delle letture bibliche; l’analisi di alcuni dei momenti piu’ significativi del pontificato di Giovanni Paolo II (i viaggi, la richiesta di indulto per i detenuti, le donne, i giovani) e della Chiesa cattolica (dai Pacs al referendum sulla fecondazione assistita); il ritratto di santi e di preti in odore di eresia (da san Francesco a don Milani) e soprattutto l’interpretazione di alcuni brani evangelici. ”I Vangeli sono per chiunque sappia leggerli bellissimi, perche’ la figura di Gesu’ e il suo modo di reagire alle questioni che ognuno di noi incontra nel mondo e’ formidabile. Mi piacciono i Vangeli con i piedi pesanti. Le pagine che piu’ mi affascinano sono quelle dove si raccontano parabole come quella del buon samaritano o dell’adultera”, osserva Sofri. Infine il libro si conclude con una serie di interviste a personaggi del mondo cattolico, che in questi anni hanno intrattenuto rapporti con l’ex leader di Lc. Dal suo parroco, a Tavarnuzze, Firenze, al cappellano del carcere don Bosco, da Luigi Amicone, leader di Comunione e Liberazione, a Ernesto Olivero, presidente del Sermig di Torino.

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