Famiglia

Minori: i ragazzi e le tecnologie nel rapporto Telefono Azzurro

Quest'anno il rapporto sulla condizione dell'infanzia dà ampio spazio al rapporto con le nuove tecnologie. Un estratto

di Gabriella Meroni

Giunge quest?anno alla 7° edizione il Rapporto Nazionale sulla Condizione dell?Infanzia e dell?Adolescenza che Eurispes e Telefono Azzurro hanno presentato a Roma, venerdì 17 novembre. 800 pagine di testo, dense di contenuti e arricchite da dati e tabelle che, attraverso un?analisi fitta e serrata, fotografano il mondo dell?infanzia e dell?adolescenza. All?interno del 7° Rapporto due le grandi indagini svolte sul campo. La prima, condotta sull?infanzia, ha tracciato l?Identikit del bambino attraverso un questionario somministrato a ragazzi di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, frequentanti la terza, quarta e quinta classe delle elementari e la prima classe della scuola media. La seconda è stata diretta alla costruzione dell?Identikit dell?adolescente, attraverso un questionario somministrato a ragazzi appartenenti alla fascia di età 12-19 anni, frequentanti la seconda e la terza media o una delle cinque classi degli istituti superiori. Un?operazione svolta all?interno del mondo scolastico che attraverso la rilevazione sul campo ha riguardato e interessato 44 scuole di ogni ordine e grado. I questionari analizzati sono stati 1.274 per quanto riguarda l?infanzia e 1.242 per l?adolescenza. I BAMBINI IMPREPARATI AI RISCHI NELL?ERA DELLA COMUNICAZIONE TOTALE La Tv baby sitter? Il 43,6% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni afferma di guardare la televisione da 1 a 3 ore al giorno; il 26,5% lo fa per meno di un?ora, il 10% non guarda la Tv tutti i giorni, l?8,3% da 4 a 5 ore, il 6,6% più di 5 ore. I tempi di esposizione televisiva sono dunque medi, eppure una minoranza significativa riferisce un consumo decisamente eccessivo. Rispetto all?indagine campionaria del 2005, sono aumentati i bambini che guardano la Tv da 1 a 3 ore al giorno e diminuiti quelli che la guardano per meno di un?ora. Il 45,7% dei bambini è libero di decidere autonomamente quando e quanto a lungo guardare la Tv, senza controllo degli adulti. I programmi più seguiti sono i cartoni animati (89,1%) ed i film (79%). Più della metà dei bambini guarda, inoltre, documentari (57,4%), telefilm (54,6%), programmi di intrattenimento per ragazzi (51,6%), quiz (51,3%), programmi sportivi (50,5%), programmi comici e di satira (50,2%). Il 43,1% dei bimbi è appassionato dei tanto discussi reality show. Perché piace la Tv? Il 37,1% dei bambini guarda la Tv per passare il tempo, il 28,1% perché è divertente, il 17% per conoscere cose nuove ed essere informato, l?8,2% perché tiene compagnia, il 3,6% per parlare dei programmi con gli amici, appena l?1,6% perché la guardano i propri genitori o nonni. Soltanto il 51% dei bambini non guarda mai i programmi contrassegnati con il bollino rosso, il 23,5% lo fa in compagnia di persone adulte, il 16,1% anche da solo, il 7% con amici o fratelli. Oltre la metà dei bambini prova fastidio nel vedere in televisione immagini di guerra e/o morte nei telegiornali (61,1%), scene di sesso e/o di nudo in film/telefilm (61,1%), volgarità e parolacce (52,6%), scene di violenza in film/telefilm (50,5%). Leggermente più bassa è la percentuale di chi si dice disturbato da persone che parlano di fatti intimi e privati nei programmi Tv (48,6%), ma quel che disturba la percentuale più bassa di bambini sono le persone che litigano nei programmi (39,6%). L?82,2% dei bambini utilizza il computer, non lo utilizza il 12,2%: risultato del tutto analogo a quello ottenuto nell?indagine campionaria svolta nel 2005. La quota più alta di bambini che usano il pc si registra al Nord-Est (89,9%), la più bassa al Nord-Ovest (76,6%) ed al Centro (78,2%). L?utilizzo del pc aumenta al crescere dell?età degli intervistati: dall?80,4% fra i bambini dai 7 ai 9 anni all?85,1% fra quelli dai 10 agli 11 anni. Piccoli internauti. Complessivamente naviga il 48,2% dei bambini, suddivisi tra il 38,2% di coloro i quali usano Internet da casa propria, il 3,4% che naviga da casa di amici, il 2,9% dall?abitazione di parenti/conoscenti, il 2,2% da scuola e infine l?1,5% che utilizza Internet point. Il 32,9% naviga abitualmente e circa un terzo (34,8%) dei bambini non ha nessun tipo di controllo sul tempo di utilizzo di Internet. Un bambino su tre (33,6%) si collega ad Internet da solo. Il 29,1% naviga in presenza dei genitori e il 15% in compagnia di amici o dei fratelli. Come viene utilizzato Internet? La Rete rappresenta da un lato il divertimento e dall?altro uno strumento utile per lo studio. Il 54,9% dei bambini utilizza Internet per giocare, mentre il 52,6% e il 40,2% cercano sul Web rispettivamente informazioni di loro interesse e materiale utile per lo studio. Anche il download dal web di musica, film, video e quant?altro è un?abitudine frequente (46,6%). Il 19,3% dei bambini, inoltre, sostiene di partecipare ai giochi di ruolo. Chatta il 15,9% dei bambini, comunica tramite posta elettronica il 19,3%, legge e scrive regolarmente sui forum il 16,5%; meno diffusa invece la lettura dei blog (9,3%). Tenendo conto dell?età (7-11 anni), è considerevole la quota degli appassionati all?e-commerce: ben l?11,4% dei bambini, infatti, afferma di usare Internet per fare acquisti on line. I rischi del Web. Un bambino su quattro (24,9%) afferma di essersi imbattuto in immagini sul Web che lo hanno infastidito. Addirittura il 20,5% dei bambini dichiarano di essere stati molestati in chat da persone adulte. Tuttavia alla maggioranza dei bambini intervistati (55,3%) non sono mai capitati episodi di questo tipo. Fa riflettere, tuttavia, la percentuale di bambini che non hanno voluto rispondere a questa domanda: ben il 24,1%. Alla domanda se hanno mai incontrato di persona qualcuno conosciuto tramite Internet, quasi la metà preferisce non rispondere (41%); alta anche la percentuale di chi afferma di non aver mai incontrato dal vivo nessuno (37,5%); tra coloro che ammettono l?incontro la maggior parte lo ha fatto da solo (8,7%), un numero inferiore accompagnato dai genitori (7,6%), con amici o fratelli (4,5%), pochissimi con altri adulti (0,7%). Il 20,5% dei bambini ha fatto amicizia con persone conosciute on line. Il dato è decisamente preoccupante: a quest?età infatti è elevatissimo il rischio di cadere vittima di qualche trappola ad opera di individui poco raccomandabili. Interrogati sul modo con cui fanno amicizia usando Internet, i bambini hanno così risposto: la maggior parte accorda la propria preferenza all?utilizzo delle chat (32,7%), e-mail (30,7%), una percentuale di poco inferiore preferisce partecipare a giochi di ruolo (19,3%), scrivere su un forum (8,7%) o su di un blog (5,3%), una minima parte sottoscrive una newsletter (2,7%). Il telefonino. Il 54,8% dei bambini possiede un proprio telefonino, nel 33,3% dei casi si tratta di un telefonino normale, nel 16,2% di un video-telefonino, il 3,1% un telefonino Umts. Il 2,1% possiede più di un tipo di telefonino. I bambini utilizzano il telefonino soprattutto nella sua funzione principale, ovvero quella comunicativa: il 75,6% lo usa per chiamare ed essere chiamato dai genitori, il 60,2% per chiamare ed essere chiamato dagli amici. Oltre la metà usa il cellulare anche per giocare (58,9%) e per mandare e ricevere sms (52,1%). Si diffonde anche una nuova abitudine: fare fotografie e filmati col telefonino (48,5%). Il 39,3% dei bambini usa il cellulare per fare o ricevere squilli, il 31,8% per inviare e ricevere mms, il 30,2% per scaricare suonerie e loghi. Le applicazioni ancora poco diffuse sono la navigazione su Internet (11,2%) e la visione di film e telefilm sul telefonino (14,1%). Situazioni di rischio. È inquietante registrare una percentuale piuttosto alta di bambini che affermano di essere stati avvicinati o infastiditi da un adulto che non conoscevano (35,2%). Le aree geografiche più a rischio sono le Isole (40,8% di bambini avvicinati o infastiditi da adulti) ed il Nord-Est (39%). La zona in cui risulta più bassa la quota di bambini che hanno vissuto questa esperienza è il Nord-Ovest (il 63,2% nega le molestie). Al Sud si registra invece la percentuale più alta di bambini che non rispondono a questa domanda (16,8%). Sentimenti e atteggiamenti verso gli stranieri. Il sentimento più diffuso è quello della curiosità (40,3%). Il 19,6% dei bambini afferma di nutrire simpatia nei confronti delle persone straniere, mentre interesse (7,6%) e fiducia (5,5%) animano oltre il 13% dei piccoli. Nel 73% dei casi, dunque, vengono espressi sentimenti positivi nei confronti delle culture altre. Una piccola percentuale di bambini esprime invece ?indifferenza? nei confronti delle persone di nazionalità diversa dalla propria (7,1%), mentre circa un intervistato su dieci (il 9,9%) nutre sentimenti di ostilità: diffidenza (4,1%), paura (4,5%) o addirittura odio e disprezzo (1,3%). GLI ADOLESCENTI FASTIDIO E DISINTERESSE: IL RIFIUTO DELLA POLITICA DELLA GENERAZIONE ELETTRONICA La disaffezione dalla politica. Il 70,8% degli adolescenti italiani è poco (33,2%) o per niente (37,6%) interessato alla politica. Poco più di due adolescenti su dieci (il 20,6%) si dicono, diversamente, ?abbastanza interessati?, mentre appena il 7,6% afferma di esserlo molto. Negativi anche i dati relativi alla comprensione che i giovani hanno della situazione politica del nostro Paese: il 53,7%, ammette di capirla poco o per niente: in particolare, il 38,3% degli adolescenti afferma di comprendere poco il quadro politico italiano mentre il 15,4% per niente. Per la maggioranza dei ragazzi, dunque, la politica appare qualcosa di lontano, oscuro e poco comprensibile. Il problema riguarda, però, non solo i contenuti ma anche la comunicazione: più di 2/3 dei giovani pensa infatti che i politici siano poco (45%) o per nulla (24%) chiari quando parlano. Il senso di sfiducia nei confronti della classe politica italiana viene espresso in maniera netta dai giovani: il 71,3% degli adolescenti nutre poca (41,7%) o per niente (29,6%) fiducia; il 20,8%, ovvero poco più di 1/5 del campione, ripone al contrario molta (2,3%) o abbastanza (18,5%) fiducia. Non stupisce quindi che i politici siano coloro che suscitano più fastidio nei ragazzi durante i notiziari televisivi (24%), tanto da risultare persino più sgraditi delle immagini del dolore, della guerra e della violenza sui bambini. I ragazzi avvertono anche la necessità di ?svecchiare? la classe politica: il 64,5% degli adolescenti si dice infatti molto (32%) o abbastanza (32,5%) d?accordo con l?opinione secondo cui dovrebbero esserci più giovani a fare politica. Tv e adolescenti. La grandissima parte degli adolescenti guarda la televisione tutti i giorni: il 56,4% segue i programmi televisivi da una a 3 ore al giorno, il 17,6% per meno di un?ora, il 13,1% da 4 a 5 ore, il 5,6% per più di 5 ore; soltanto il 5,4% non guarda la Tv tutti i giorni. Nell??83,9% si tratta di una fruizione libera, senza alcun controllo da parte degli adulti. La Tv viene fruita soprattutto ?per passare il tempo? (46,4%). Il 22,6% degli adolescenti afferma, invece, di seguire la Tv perché è divertente; il 13,3% è spinto soprattutto dal desiderio di essere informato e conoscere cose nuove; l?8,4% sostiene che la Tv gli fa compagnia. Solo una minoranza (4,1%) guarda i programmi per poi discuterne con i propri amici, quasi nessuno (0,5%) lo fa perché lo fanno già i propri familiari. La scelta dei programmi televisivi. I più gettonati sono i film (95,4%) e i telefilm (74,9%),seguono i telegiornali ed i programmi di informazione (70,6%), i programmi comici e di satira (70,2%), i cartoni animati (64,1%), i programmi musicali ed i varietà (63,4%). La metà dei ragazzi (50,9%) segue in Tv i reality show. Diffusione e utilizzo del pc. Il 93,3% degli adolescenti italiani utilizza il computer. Il dato è cresciuto rispetto a quello registrato nell?indagine del 2005 (89,4%). Rimane un 4,9% relegato nell?analfabetismo informatico. I pc sono ormai entrati largamente nelle case italiane come oggetti indispensabili e di uso comune: il 95,9% degli adolescenti afferma che nella propria casa c?è un pc. Giovani navigatori. Il 66,6% dei ragazzi si collega ad Internet da casa propria ed il 9% da quella dei propri amici. Solo il 3,7% naviga da scuola, ancor meno da casa di parenti/conoscenti (3,6%) o dagli Internet point (1,8%). Tuttavia vi è un 13,7% degli adolescenti che afferma di non collegarsi mai ad Internet. Il 68,6% utilizza Internet senza controlli da parte di adulti o genitori. Sul Web si cercano soprattutto informazioni (88,6%) e materiale per lo studio (81,2%). Estremamente diffuso inoltre il download dal Web di musica, film, giochi o video (73,8%). Si comunica in Rete soprattutto con la posta elettronica (52,6%), ma sono numerosi anche i frequentatori delle chat (48,9%). Meno frequenti la ricerca su Internet di materiale proibito (18,9%), la partecipazione ai giochi di ruolo (17,1%) e la partecipazione ai forum (16,3%). Internet viene poi usato dai ragazzi per leggere blog (28,1%) e per giocare con i videogiochi on line (44,2%). Un aspetto interessante è quello relativo alla diffusione fra i giovani dell?e-commerce: il 24,5% di essi afferma di utilizzare Internet per fare acquisti on line. La cyber-comitiva. Circa un terzo dei ragazzi ha instaurato nuovi rapporti di amicizia tramite Internet (34,2%). La chat, che consente di fare nuove amicizie attraverso un dialogo generalmente libero da freni e inibizioni, detiene il primato tra le modalità di socializzazione tramite Internet. Indubbiamente, i ragazzi che chattano da casa subiscono il fascino di un mezzo di comunicazione che consente loro di soddisfare l?innata curiosità e di aprirsi all?esterno, ma si corre il rischio che le amicizie virtuali si sostituiscano a quelle reali, poiché tali rapporti sono più semplici da gestire, al riparo dai conflitti e dai confronti. Indicata dal 74,8% degli adolescenti come strumento privilegiato per fare amicizia su Internet, la chat è seguita a grande distanza dalla posta elettronica (6,9%), dai giochi di ruolo (3,1%), dai forum (2,3%), dai blog (1,8%) e dalle newsletter (1,3%). Alla ricerca d?identità. Il 61,4% dei ragazzi afferma di aver simulato in Internet personalità diverse da quelle reali. Ha attuato questo comportamento qualche volta il 44,7% di essi, spesso il 10,3% e sempre il 6,4%. Continuamente connessi. Solo l?1,3% dei giovani italiani non possiede un telefonino tutto suo. Il 40,6% possiede un tipo normale, il 24,4% un video-telefonino, il 20,6% un telefonino Umts. Il 10,5% degli adolescenti possiede più di un tipo di telefonino. Lo si usa per scambiarsi sms (96,6%), fare telefonate con gli amici (96,1%) e con i genitori (94,1%). Estremamente diffusa è anche l?abitudine di mandare e ricevere squilli col cellulare (88,8%), ma anche quella, più recente, di fare fotografie e filmati (82,6%). Il 71,3% dei possessori di cellulari invia e riceve mms, oltre la metà (57,2%) li utilizza anche per giocare. Il 20,6% dei ragazzi scarica suonerie e loghi col telefonino. Le nuove applicazioni dei cellulari come vedere programmi televisivi e film (9,5%) e navigare in Rete (12,4%), hanno una diffusione ancora scarsa.


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