Mondo

Kofi Annan: dopo il mandato dedicherò me stesso all’Africa

Lo ha datto l'attuale segretario generale dell'Onu, il cui mandato scade il 31 dicembre.

di Emanuela Citterio

?Mentre mi appresto a lasciare le mie responsabilità globali, posso promettere che dedicherò me stesso più che mai al bene di questo amato Continente?. Lo ha detto ieri il segretario generale uscente dell?Onu, Kofi Annan, intervenendo al V Forum africano per lo sviluppo, in corso ad Addis Abeba, in Etiopia, dedicato al teme ?Giovani e leadership nel XXI secolo?. Kofi Annan ha fatto appello perché il continente africano venga sostenuto : ?Il mondo ha l?obbligo morale e strategico di rivolgere le sue preoccupazioni alla povertà, alle malattie e alla disperazione che colpiscono questo Continente… i paesi meno sviluppati hanno il diritto di aspettarsi aiuto dal sistema delle Nazioni Unite che è chiamato a sostenere le loro idee e i loro piani, per aiutarli a costruire le istituzioni, il lavoro, le case, le scuole e l?apparato sanitario di cui i loro popoli hanno bisogno?. ?Negli ultimi 10 anni ? ha proseguito Annan ? come segretario generale africano ho fatto il mio meglio per promuovere e stringere relazioni tra l?Africa e l?Onu. Questo decennio ha visto la nascita dell?Unione Africana (Ua e sono felice di dire che i due organismi hanno un forte e crescente legame?. Annan, il cui mandato scade il 31 dicembre, ha anche colto l?occasione per insistere sulla necessità di una riforma dell?Onu, riporta oggi l’agenzia Misna: ?Molti africani trovano confuso e frustrante trattare con l?organizzazione che è presente sul loro territorio in molte forme; si arriva spesso ad avere 10 o 20 diverse agenzie dell?Onu che offrono il loro supporto non coordinato né strategico né roporzionato… Sono molto fiducioso che l?Onu, con il suo nuovo segretario generale ? il sudcoreano Ban Ki Moon – contribuirà anche con l?inventiva, il dinamismo e il lavoro di squadra dell?Asia ad aiutare l?Africa?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA