Non profit
A Siracusa c’è il molo del sociale
Volontari in festa nel porto in disuso
Un tale Archimede da Siracusa andava dicendo: «Datemi una leva e vi solleverò il mondo». Parafrasando: il volontario è il punto d?appoggio del XXI secolo? «Direi di sì», accetta la provocazione Maurizio Ferrara che, proprio a Siracusa, organizza Un volontario per amico, la sette giorni della solidarietà. «La solidarietà e il volontariato sono di vitale importanza per la società. E non sono solo i grandi gesti, ma anche le piccole opere che ciascuno di noi può fare e che per gli altri contano molto».
Presidente dell?associazione VitaeCultura, Mario Ferrara da quattro anni sta dando tutte le sue energie per ricordare il figlio Max, laureato in filosofia e prematuramente scomparso. La kermesse siracusana, che chiude il 19 novembre, ha ospitato convegni, mostre, spettacoli e importanti testimonianze. Come quelle di Cristina Acquistapace, down, missionaria laica; di Gianfranco Berardi, non vedente, autore e attore dello spettacolo teatrale I briganti, vincitore del premio Festival Lugano2005; di Fulvio Frisone, tetraplegico, uno dei più importanti fisici italiani. Prima beneficiari delle attività di volontariato sono diventati loro stessi volontari quando i loro impegni lavorativi lo permettono. «Dobbiamo mettere il cuore nelle piccole cose », afferma Cristina Acquistapace. «Anche fosse solo fare la spesa, ma in quel momento è ciò di cui quella persona ha bisogno».
«Questo evento sta riscuotendo molto successo prima di tutto tra enti e associazioni del nostro territorio che si sono unite per realizzare qualcosa che a Siracusa non si era mai visto», dice Ferrara. Straordinario anche l?ambiente in cui si svolge Un volontario per amico: il molo di Sant?Antonio, da 15 anni in disuso. Così lì dove le navi scaricavano il grano in grandi silos prima del trasporto in continente, il ?contenitore? rimarrà aperto e diverrà lo spazio per il volontariato di Siracusa.
Info: www.vitaecultura.com
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