Politica

Lo sponsor lo faccio io

Il ministero delle Politiche sociali invita le imprese ad 'adottare' le iniziative delle associazioni ma senza successo. Ecco perch

di Gabriella Meroni

L?idea, in sé, non è male. Un?associazione di volontariato non riesce a farsi finanziare un progetto, pur ritenuto valido dal ministero delle Politiche sociali, perché sono finiti i soldi. Il ministero le offre allora una seconda possibilità: aderire all?iniziativa Adotta un progetto con cui propone alle imprese di sponsorizzare i progetti esclusi. Contatta le associazioni, che aderiscono all?unanimità. Coinvolge Unioncamere e Anima, l?associazione che promuove la responsabilità sociale tra le aziende romane, che si impegnano a diffondere l?iniziativa tra le aziende socie. Adotta un progetto parte col bando uscito alla fine del 2004 (sotto il ministero Maroni) e 60 progetti che aspettano uno sponsor, e si ripete alla fine del 2005, con altri 12 progetti. Totale, 72 iniziative. Adozioni realizzate: zero. «Si tratta di un approccio metodologico nuovo che probabilmente non è stato capito», si giustificano dal ministero delle Politiche sociali. «Ma ci riproveremo quest?anno, appena si chiuderà il bando in corso, che scade il 4 dicembre». Le grandi assenti, riferisce la fonte interna al ministero, sono state proprio le imprese, poco disposte a investire in progetti di cui non sapevano un granché, a parte quanto veniva loro comunicato da via Veneto. Che comunque non è poco: tutte le richieste di finanziamento approvate devono infatti corrispondere a precisi criteri di trasparenza ed efficienza fissati da una direttiva ministeriale. «Correggeremo questo aspetto, coinvolgendo maggiormente le imprese dall?inizio. Ci vuole più condivisione». La condizione posta dalle aziende prima di aprire i cordoni della borsa è dunque quella di avere voce in capitolo nella definizione dei progetti, dall?inizio alla fine. La conferma arriva da Anima, sostenitrice della prima ora di Adotta un progetto: «Alle imprese non interessa adottare un progetto già definito, ma seguirlo passo dopo passo», afferma il direttore di struttura, Francesca Di Berardino. Per questo in passato, rivela la Di Berardino, «nostri partner come Vodafone e Triumph avevano manifestato interesse per qualche proposta, ma poi tutto si è arenato. Poi adesso è cambiato il governo, aspettiamo…». L?avvicendamento non è invece un problema per il ministero: «Adotta un progetto sta per tornare», confermano, «anzi vorremmo ampliarlo, per aumentare le possibilità di adozione. Pensiamo in particolare di coinvolgere le fondazioni, che hanno nel loro dna il sostegno al volontariato». Tutte le informazioni tecniche sul sito: www.welfare.gov.it/adottaunprogetto


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