Volontariato

Roma: nasce albo dei mediatori culturali

Si potranno iscrivere tutti i cittadini stranieri in possesso di specifiche competenze e professionalita'

di Gabriella Meroni

E’ stato formalizzato dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Roma il regolamento del primo ”Registro pubblico dei mediatori interculturali della citta’ di Roma”, un albo cui potranno iscriversi tutti i cittadini stranieri in possesso di specifiche competenze e professionalita’. Il Registro diverra’ operativo dal prossimo 2 gennaio, data dalla quale si potra’ presentare la domanda per l’iscrizione. Il mediatore – si legge in una nota- e’ una figura chiave nel processo di integrazione degli stranieri; facilita le relazioni tra immigrati e societa’ di accoglienza, affiancando gli operatori italiani, pubblici e privati, nelle attivita’ di consulenza, informazione, formazione, orientamento e accompagnamento rivolte agli immigrati. Il mediatore culturale quindi non e’ solo un mediatore linguistico: oltre ad avere una buona conoscenza dell’italiano e di un’altra lingua tra quelle maggiormente diffuse nelle comunita’ straniere presenti in Italia, ha predisposizione alle relazioni umane e un’ottima conoscenza della legislazione italiana, delle tecniche di comunicazione, animazione, conduzione dei gruppi e gestione dei conflitti, nonche’ della cultura e delle consuetudini dei Paesi stranieri di sua competenza. I mediatori vengono impegnati in diversi settori della pubblica amministrazione e delle istituzioni. Il solo Comune di Roma si avvale attualmente della collaborazione di circa 200 persone, e molte altre sono impiegati nella scuola, negli ospedali e nei presidi sanitari, nelle questure, nelle Direzioni provinciali del lavoro. L’Assessorato alle Politiche Sociali, su impulso del Consiglio Comunale che ha approvato una specifica delibera promossa dai ”consiglieri aggiunti”, ha quindi formalizzato il regolamento del primo ”Registro pubblico dei mediatori interculturali”, un ”albo” cui potranno iscriversi tutti i cittadini stranieri in possesso di specifiche competenze e professionalita’. Il ”registro Pubblico” attivato dal Comune di Roma prevede la possibilita’ di iscrizione alle persone in possesso della qualifica professionale di ”mediatore culturale”, ma per il primo anno potranno iscriversi anche persone che, pur non avendo ancora il riconoscimento della qualifica professionale, abbiano frequentato corsi di formazione o abbiano operato per almeno 2 anni nel settore della mediazione.. Il Registro diverra’ operativo dal prossimo 2 gennaio, data dalla quale si potra’ presentare la domanda per l’iscrizione. Il mediatore – si legge in una nota- e’ una figura chiave nel processo di integrazione degli stranieri; facilita le relazioni tra immigrati e societa’ di accoglienza, affiancando gli operatori italiani, pubblici e privati, nelle attivita’ di consulenza, informazione, formazione, orientamento e accompagnamento rivolte agli immigrati. Il mediatore culturale quindi non e’ solo un mediatore linguistico: oltre ad avere una buona conoscenza dell’italiano e di un’altra lingua tra quelle maggiormente diffuse nelle comunita’ straniere presenti in Italia, ha predisposizione alle relazioni umane e un’ottima conoscenza della legislazione italiana, delle tecniche di comunicazione, animazione, conduzione dei gruppi e gestione dei conflitti, nonche’ della cultura e delle consuetudini dei Paesi stranieri di sua competenza. I mediatori vengono impegnati in diversi settori della pubblica amministrazione e delle istituzioni. Il solo Comune di Roma si avvale attualmente della collaborazione di circa 200 persone, e molte altre sono impiegati nella scuola, negli ospedali e nei presidi sanitari, nelle questure, nelle Direzioni provinciali del lavoro. L’Assessorato alle Politiche Sociali, su impulso del Consiglio Comunale che ha approvato una specifica delibera promossa dai ”consiglieri aggiunti”, ha quindi formalizzato il regolamento del primo ”Registro pubblico dei mediatori interculturali”, un ”albo” cui potranno iscriversi tutti i cittadini stranieri in possesso di specifiche competenze e professionalita’. Il ”registro Pubblico” attivato dal Comune di Roma prevede la possibilita’ di iscrizione alle persone in possesso della qualifica professionale di ”mediatore culturale”, ma per il primo anno potranno iscriversi anche persone che, pur non avendo ancora il riconoscimento della qualifica professionale, abbiano frequentato corsi di formazione o abbiano operato per almeno 2 anni nel settore della mediazione.


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