Berkeley: for very normal people

La Berkeley university e il motore di ricerca Google hanno siglato un accordo che farà parlare. Ma soprattutto studiare anche chi non può permettersi di iscriversi in uno dei più prestigiosi atenei degli Stati Uniti d?America. Ma andiamo con ordine. I due colossi della formazione e del web hanno firmato un?intesa sull?onda dello streaming – video on line per cui il centro di formazione ha potuto mettere a disposizione lezioni e testi su un canale dedicato di Google video. Digitando http://video.google.com/ucberkeley.html è possibile ascoltare le lezioni che i colleghi di oltreoceano hanno seguito il giorno precedente. Non si tratta quindi di corsi telematici, o come si dice adesso di università a distanza. Quello che compare sul video del nostro personal computer è il professore che alla lavagna o seduto tra gli studenti spiega una lezione di chimica o letteratura americana. Al momento sono disponibili 250 ore di lezione, gli argomenti trattati vanno da biologia, fisica, chimica ad insegnamenti di sistemi informatici, scienze umane e scienze politiche. Nel catalogo troviamo anche seminari di visitor professor e di esperti. In uno di quelli scaricabili c?è il famoso regista David Linch che alla fine della lectio magistralis si intrattiene con gli studenti e discute di creatività e meditazione. Corsi, dibattiti e conferenze sono scaricabili gratuitamente e quindi essere usati nel momento più opportuno. La partenza della Berkeley virtuale data a poco più di un mese fa e in questo arco di tempo i visitatori sono stati già migliaia. La Berkeley university of California non è nuova a iniziative che vogliono rendere accessibile il sapere. La mission pubblic oriented prende origine dalla sua nascita voluta da un gruppo di cittadini americani che nel 1868 hanno donato importanti risorse affinché anche il territorio del Sud – Ovest avesse un ateneo degno di questo nome. Nel 2001 l?università è stata una delle prime negli Stati Uniti d?America ad avere adottato il webcasting (trasmissione audio-video sul web) per le lezioni più seguite. In questo modo gli allievi non hanno più registrato le lezioni e soprattutto hanno eliminato noiose sbobinature. La Berkeley on line sta riscuotendo importanti riconoscimenti anche tra i professionisti: chi già lavora e intende aggiornarsi, con Berkeley frequenta corsi di qualità per conseguire nuove competenze spendibili sul mercato del lavoro. E per chi non sa l?inglese sono in preparazione pagine tradotte in spagnolo, francese, tedesco. Info: http://video.google.com/ucberkeley.html