Cultura

Milano: apre la prima casa famiglia per autistici

L'iniziativa è della Sacra Famiglia. La struttura è unica nel suo genere in Europa

di Redazione

Il prossimo 2 dicembre, alle ore 11.30, presso Palazzo Granaio (piazza Giovanni XXIII) di Settimo Milanese (Mi), la Fondazione Sacra Famiglia inaugura una nuova comunità alloggio, la sesta con caratteristiche di casa famiglia. L?evento è patrocinato dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano e dal Comune di Settimo Milanese. In Lombardia le persone affette da autismo sono 9 mila, in Italia 160 mila. La comunità alloggio è stata realizzata anche grazie ai contributi di Fondazione Cariplo, Angsa (associazione genitori di persone autistiche) e Regione Lombardia. La caratteristica della nuova comunità sta nel fatto che ospiterà solo persone affette da sindrome autistica. La casa può ospitare fino a 12 persone, di sesso maschile e femminile e di età compresa fra i 18 e i 35 anni. La comunità di Settimo è una assoluta novità poiché nessuna struttura di questo tipo, in Italia e in Europa, aveva mai preso in carico esclusivamente persone autistiche. Seppure la scienza non abbia ancora scritto la parola fine nella ricerca delle cause che generano l’autismo, quel che è certo è che la comunità alloggio, a tutt’oggi, sembra essere la risposta più adeguata alla sindrome: perché prevede tempi e modalità di interventi personalizzati.Cosa sarà di mio figlio dopo di me? E’ la domanda che i genitori si rivolgono ossessivamente senza avere risposte adeguate. Una certezza però esiste: qualora venga garantito un contesto di vita stabile e organizzato, affettuoso, tollerante ma stimolante, e animato da una costante tensione abilitativa, le persone autistiche sono in grado di percorrere un importante cammino di crescita con un conseguente sviluppo di capacità e competenze in grado di condurli verso più elevati livelli di autonomia e di indipendenza. Gli obiettivi della comunità alloggio di Settimo Milanese 1) Valorizzare la componente convivenziale (lo stare insieme condividendo un?esperienza di vita). Una situazione istituzionale, tradizionalmente intesa, rischia infatti di produrre, come reazione, nella persona autistica, la ricerca della solitudine e dell?individualismo aumentando le problematiche tipiche dei disturbi generalizzati dello sviluppo. 2) Valorizzare la dimensione ?condominiale?, cioè apprendere a regolare i propri comportamenti anche sulle esigenze e i diritti degli altri, e, quindi, coerentemente con le situazioni in cui si vive e si abita. 3) Valorizzare la dimensione di quartiere come contesto sociale più allargato nel quale si può diventare soggetti attivi in grado di appropriarsi man mano delle occasioni presenti e fruibili. 4) Valorizzare la dimensione lavorativa e/o occupazionale, per aumentare il senso di responsabilità sulla propria vita e sul proprio futuro. 5) Valorizzare la sfera dell?intimità che, in una eventuale prospettiva istituzionale chiusa, verrebbe in parte a soccombere. Ciò permette di avere maggiore sensibilità al rispetto di sé, nonchè di instaurare significative e produttive relazioni con i compagni della comunità. 6) Stimolare un maggior controllo dei propri comportamenti attraverso l?acquisizione di norme di vita sociale. 7) Promuovere il raggiungimento di un maggiore equilibrio nei rapporti con i compagni, e in generale con tutte le persone, mediante un coinvolgimento diretto nella conduzione della casa, e la responsabilizzazione del benessere generale della comunità. l8) Incentivare e arricchire gli interessi degli ospiti coinvolgendoli nelle attività di quartiere e/o ricreative del territorio, con il supporto di volontari e delle figure educative di riferimento. E? prevista una navetta che da Palazzo Granaio (ore 10) condurrà i visitatori alla comunità alloggio di via Stelvio 6, a Settimo Milanese. Si prega di prenotare al numero 02.45677726.

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