Cultura

Stati Uniti: una messa contro il muro anti-immigrazione

Vescovi statunitensi e messicani celebrano una messa per denunciare il muro voluto da Bush lungo il confine con il Messico

di Redazione

Diversi vescovi americani e messicani celebrano oggi una messa al confine tra Stati Uniti e Messico, dove e’ in costruzione il muro voluto dall’amministrazione statunitense per impedire il flusso di immigrati. I presuli delle due Conferenze episcopali saranno separati da una recinzione che divide, attualmente, i due Stati. Ma saranno uniti dalla preghiera e dalla comune condanna della barriera. Sulla controversa questione del muro Radio Vaticana ha intervistato per l’occasione il cardinale messicano Javier Lozano barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute. ”Prima di tutto, – e’ la risposta del porporato – dobbiamo dire che ogni Paese ha il diritto di proteggere le proprie frontiere e anche di stabilire le leggi. Queste norme, pero’, devono essere sempre in accordo con la dignita’ della persona umana. Penso che un muro come quello in costruzione non sia una misura intelligente per far rispettare la propria frontiera. E’ qualcosa che si doveva fare con un accordo dei due Paesi. Non si tratta soltanto, o non si dovrebbe trattare, di una misura unilaterale. Dovrebbe essere invece una misura bilaterale, sia da parte degli Stati Uniti sia da parte del Messico. Cosa che non e’ successa”. Sono due , sostiene il cardinale Barragan, i Paesi che devono mettersi d’accordo. ”Non si devono prendere decisioni ”escludenti’ e ”vergognose’, come ha detto il nostro presidente, senza nemmeno aver parlato con il governo messicano, con il popolo messicano. Questo e’ degradante e, in questo senso, ferisce la dignita’ umana. D’altra parte, la ferisce perche’ sono piu’ di 3 mila le persone che sono morte lungo questa frontiera”.

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