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M.O.: Israele, Bibi non torna. Per fortuna

L'ex premier Netanyahu era in predicato di assumere gli Esteri nel nuovo esecutivo. Le sue condizioni: no allo stato palestinese ed espulsione di Arafat. Troppo anche per Sharon

di Giampaolo Cerri

Bibi non torna. L’ex premier Netanyahu non farà parte del nuovo esecutivo di Ariel Sharon. L’attuale primo ministro, secondo quanto pubblicato stamane dal sito internet del quotidiano Haaretz, avrebbe deciso di rinunciare alla nomina di Benyamin Netanyahu alla carica di ministro degli esteri. Le diplomazie internazionali possono forse tirare un sospiro di sollievo viste le condizioni annunciate dallo stesso Netanyahu secondo Haaretz e cioè l’espulsione del presidente palestinese Yasser Arafat, l’enunciazione di un rifiuto di Israele a qualsiasi ipotesi di stato palestinese), oltre lo svolgimento di elezioni anticipate. Troppo anche per un falco come Sharon.
Oggi intanto il premier dovra’ affrontare in parlamento tre mozioni di sfiducia avanzate da altrettante liste di sinistra. Secondo la stampa odierna il governo (che la scorsa settimana e’ rimasto in minoranza per la fuoriuscita del partito laburista) beneficera’ comunque del sostegno esterno di alcune liste di destra e quindi, prevedibilmente, le mozioni saranno respinte.

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