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Come prima, più di prima. Indulto inutile?

I primi bilanci di quello che sta succedendo nelle carceri, a poco più di due mesi dall’approvazione dell’indulto il quadro non è così rassicurante ...

di Ornella Favero

Le redazioni dei giornali realizzati nelle carceri hanno cominciato a fare i primi bilanci di quello che sta succedendo ?dentro?, a poco più di due mesi dall?approvazione dell?indulto. E il quadro non è così rassicurante, c?è il rischio che, dopo il salutare ?dimagrimento? delle galere, ci sia ora un ?assestamento?, con il personale che sta un po? meglio, i detenuti un po? meno accatastati, e il resto all?incirca come prima: «Eravamo in 62mila, siamo rimasti in meno di 37mila: ma per favore, non gestite il carcere come se fossimo ancora in 62mila. Non è un gioco di parole, questo, è la cruda rappresentazione di quello che può succedere nelle carceri oggi, nonostante? nonostante il terremoto dell?indulto, nonostante non ci sia più l?alibi del sovraffollamento, nonostante i ?ristretti? oggi in galera possano stare quasi larghi. Si sperava che dopo l?uscita di tanti detenuti la situazione all?interno delle carceri sarebbe cambiata rapidamente in positivo, ora cominciamo a sentirci preoccupati, perché qui il rischio è che resti la solita palude in cui affondano tutti i tentativi di cambiamento. Già in molti istituti, per esempio, hanno semplicemente svuotato e chiuso delle sezioni e raggruppato tutte le persone sfruttando solo una parte del carcere, e i detenuti di vantaggi ne stanno vedendo ben pochi». Qui reggio emilia A Reggio Emilia hanno inaugurato di recente una casa per le persone che escono dal carcere, la Casa don Dino Torreggiani, gestita dalla cooperativa sociale L?Ovile. L?accoglienza all?interno dell?appartamento, che può ospitare fino a quattro persone, dura in genere dodici mesi, massimo due anni. È stata pensata per quei detenuti, anche e soprattutto stranieri, che hanno iniziato un percorso di reinserimento nella società e sono privi di una rete di famigliari e amici che li possa accogliere e aiutare ad affrontare le difficoltà del dopo carcere. Iniziative così dovrebbero essere molte molte di più.


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