Mondo

Debito cancellato all’Iraq, guarda quanti nomi illustri…

Scooperation/ Ricordate i 2,046 miliardi di euro di debito cancellati lo scorso anno all’Iraq?

di Paolo Manzo

Ricordate i 2,046 miliardi di euro di debito…
… cancellati lo scorso anno all?Iraq? Se non lo ricordate vi rinfreschiamo noi la memoria: a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati Ocse-Dac sulla percentuale di Aps – Aiuto pubblico allo sviluppo in rapporto al Pil degli Stati membri, tra cui l?Italia, il governo Berlusconi, per bocca dell?allora sottosegretario Alfredo Mantica, annunciò la suddetta cancellazione. Dal momento che l?Ocse-Dac conteggia le cancellazioni dei debiti ai Paesi in via di sviluppo, il risultato fu che la percentuale della nostra cooperazione internazionale (l?Aps per appunto) passò in un sol colpo dallo 0,10% allo 0,29%, quasi vicino all?obiettivo sancito dagli accordi Ue di Barcellona, che fissavano uno 0,33% da centrare entro il 2006. Fatto salvo che, dunque, quando usciranno i dati Ocse-Dac la prossima primavera non ci sarà da stupirsi se lo 0,29% non sarà raggiunto, la cosa interessante che è emersa dalla Relazione del ministero dell?Economia e delle Finanze sulle misure adottate per la riduzione del debito estero dei Paesi a più basso reddito e maggiormente indebitati sono i nominativi delle nostre imprese private i cui crediti sono stati cancellati ma che, essendo state assicurate dalla Sace, sono riuscite a coprire le perdite.

La lista è troppo lunga per essere qui riassunta, soprattutto per l?Iraq dell?ex dittatore Saddam Hussein negli anni compresi tra il 1979 e il 1988, quando Bagdad era in guerra con Teheran, e si va dalla Sae – polizza numero 79/740/00 – all?Ansaldo – polizza numero 88/1271/0W. Nel mezzo almeno un centinaio di nomi illustri dell?industria e della finanza italiana, tutti rigorosamente assicurati. Le domande che sorgono spontanee sono almeno due ed entrambe in attesa di risposta dalla Sace.

La prima: essendo «società di assicurazione del business italiano nel mondo» il cui capitale «è interamente detenuto dal ministero dell?Economia e delle Finanze» (il virgolettato da www.sace.it), perché la Sace assicura imprese che fanno business con dittatori impegnati in guerre sanguinose? La seconda: se il capitale è interamente detenuto dal ministero dell?Economia e delle Finanze, in caso di cancellazione del debito, chi si fa carico di coprire le perdite? I premi assicurativi pagati dall?industria industria italiana o i cittadini con le tasse?

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