Sostenibilità
Movimento dei consumatori fuori dal processo Parmalat
Protestano le associazioni
di Redazione
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) accoglie con sorpresa e disappunto la decisione del GUP di Parma dr. Truppa di escludere le associazioni dei consumatori come parti civili nel processo Parmalat. La motivazione secondo la quale le associazioni non sarebbero “portatrici di interessi specifici” contrasta con altre decisioni dei giudici di Milano e Torino, solo per citarne alcune delle più recenti, pronunciate peraltro sempre in altri tronconi del processo Parmalat o altri processi in materia di bond bancari.
Il ruolo svolto dalle associazioni dei consumatori per dare un sostegno ai risparmiatori truffati dai bond Parmalat, Cirio, dai contratti MyWay e ForYou, e in tante altre situazioni è ormai universalmente riconosciuto, anche alla luce del Codice del consumo. Ad esempio, solo per i casi Parmalat e Cirio sono state perfezionate oltre 40.000 procedure di conciliazione, con solo qualche decina di rifiuto delle soluzioni transattive proposte.
MDC, comunque, continuerà ad affiancare i risparmiatori che si sono affidati all?associazione per la tutela dei propri diritti; l?associazione chiede inoltre una interpretazione legislativa sul Codice del consumo che riconosca univocamente alle associazioni del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti il diritto di affiancare i consumatori nei processi.
Il Movimento Difesa del Cittadino chiede, infine, al Parlamento di approvare sollecitamente il progetto di legge sulla class action, che risolverebbe questa incertezza e difformità interpretativa della magistratura.
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