Mondo
Onu: tra Venezuela e Guatemala “godrà” l’Uruguay?
Questa la proposta italiana che potrebbe far sbloccare l'impasse della canditatura latinoamericana in sede di Consiglio di Sicurezza
di Paolo Manzo
Il Guatemala è pronto a ritirarsi dalla corsa per un seggio non permanente all’Onu se il Venezuela farà altrettanto e si raggiungerà l’accordo su una terza candidatura di compromesso. Questo ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri guatemalteco Gert Rosenthal. Tuttavia, l’accordo su un terzo Paese appare non c’è ancora.
L’Italia, che si astenuta nel voto irritando parecchio Condoleeza Rice, ha avanzato l’ipotesi di una terza candidatura che possa sbloccare l’impasse per l’area latinoamericana. Tra i paesi che potrebbero avvantaggiarsi dal duello tra Guatemala, appoggiato a spada tratta da Washington, e Venezuela, spondato da paesi in via di sviluppo ed emergenti, l’Uruguay. Più che giustificata la ricerca di una “terza via” da parte del ministro degli Esteri italiano Massimo D’Alema: in Venezuela vive oltre un milione di nostri connazionali e, un eventuale appoggio al Guatemala li avrebbe messi notevolmente in difficoltà a Caracas e dintorni dal momento che sul seggio in Consiglio di Sicurezza il presidente bolivariano Hugo Chávez punta da almeno due anni.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.