Formazione

A Monticchiello il raduno di chi teme scempi ambientali

A convocarlo il professor Asor Rosa per il prossimo 28 ottobre, invitando ciascuno a portare e a buttare sul tavolo dell´happening un proprio dossier ecomostro.

di Chiara Sirna

Non gli è bastato gridare allo scandalo dalle pagine di Repubblica. Ora il professor Asor Rosa convoca una ribellione di piazza. All’indignazione popolare nata dalla notizia della lottizzazione selvaggia nel borgo della Val d’Orcia ha deciso di rispondere richiamando a raduno i tanti latori di «notizie di scempio», invitando ciascuno a portare e a buttare sul tavolo dell´happening di protesta in programma per il prossimo 28 ottobre un proprio dossier ecomostro. L´appuntamento, che altri hanno definito «chiamata alle armi» promossa da Asor Rosa per riflettere e discutere al gran completo del caso Monticchiello e di altri scempi ambientali in Toscana, è organizzato da Legambiente, Wwf e Italia Nostra e si terrà proprio nel borgo medievale, frazione di Pienza, sabato 28 ottobre. A questa inedita giornata di studi all’aperto dovrebbero partecipare anche il ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli e il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, dichiaratamente contrario “all’ecomostro monticchiellese”, tanto da aver varato un nuovo regolamento regionale che, in materia di costruzioni ed edificazioni, dà più ampio potere decisionale ai Comuni e agli enti locali. “Può essere un´occasione preziosa per far emergere con forza tutte le situazioni di disagio e di degrado”, risponde Asor Rosa a chi gli denuncia casi di scempi. “Suggerirei di preparare dei dossier, da consegnare alla presidenza e da illustrare in appositi interventi”. “Cari Amici”, aggiunge l´intellettuale nella lettera che gira su posta elettronica, “dopo la comparsa del mio articolo su Monticchiello su “la Repubblica” ho ricevuto decine di lettere, e-mail, volantini, eccetera. Non sono in grado di rispondere a tutti singolarmente, ma posso assicurarvi che ho letto tutta questa corrispondenza, ricavandone l´impressione di una situazione che si espande a macchia d´olio, minacciando di provocare un vero disastro”. Da qui la decisione di convocare del raduno il 28 ottobre, a partire dalle ore 10, a Monticchiello (nella Sala del Granào, messa a disposizione dal Teatro Povero). Un’occasione per inaugurare di fatto “un convegno sui problemi dell´ambiente e del paesaggio, che, a partire dal caso emblematico di Monticchiello, investirà una situazione più generale, toscana e italiana”. “Vi incito ad intervenire numerosi e a portare i vostri dossier”, conclude il professore. “Un ingrediente fondamentale del successo dell´iniziativa è l´alto numero delle presenze. Invito perciò a fare opera di mobilitazione». Intanto, nei giorni scorsi, in un convengo a Lubiana, sul caso Monticchiello è tornato a parlare il sovrintendente ai beni architettonici e al paesaggio delle province di Siena e Grosseto, Giovanni Bulian, per chiamare in soccorso il Monte dei Paschi. “Quella di Monticchiello”, ha detto Bulian, “è in realtà una costruzione come tante altre simili, rea però di deturpare il paesaggio incontaminato della Val d´Orcia. Proporrò a dei privati come il Monte dei Paschi di riservare risorse a dei progetti volti a riqualificare il territorio”.


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