Politica

Quella firma di Mussolini

Legge in vigore dal 1930

di Redazione

Codice Rocco. Il 19 ottobre il nostro codice penale ha festeggiato il suo 76esimo compleanno. Quel giorno del 1930 venne infatti promulgato l?ordinamento penale che sostituiva il codice Zanardelli. In calce al decreto di promulgazione le firme del re Vittorio Emanuele III, del capo del governo, Benito Mussolini e del Guardasigilli, Alfredo Rocco. Ergastolo. È la massima pena prevista dall?ordinamento giuridico. Deriva il suo nome dal tipo di istituto dove si scontavano le condanne a vita, come il dimesso penitenziario sull?isola di Santo Stefano, nelle vicinanze di Ventotene. Dopo il fallimento del referendum del 1981, nel 1998 la Commissione guidata dal professor Carlo Federico Grosso ne ripropose la soppressione. Il progetto non arrivò nemmeno in Parlamento. La Commissione di mastella. Istituita lo scorso 27 luglio dal ministero della Giustizia, Clemente Mastella di concerto con quello dell?Economia, ha come compito «la riforma del codice penale», approfondendo in particolare «il tema delle sanzioni in una prospettiva che tenda a una loro razionalizzazione» e mirando a «una riduzione dell?ambito dell?intervento penale» Ne fanno parte 23 esperti fra professori universitari, magistrati e avvocati (info: www.giustizia.it). Le riunioni sono fissate il venerdì e il sabato di ogni settimana a Roma. Non è prevista alcuna remunerazione.


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