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Un balcanico, come me

Tre domande a Pedrag Matvejevic, uno dei più noti intelletuali dell'Est

di Laura Scotti

Predrag Matvejevic è uno dei più noti intellettuali dell?Est europeo. Da anni vive in Italia, dove insegna all?università di Roma. È bosniaco, e considera il Nobel a Pamuk un Nobel per i Balcani

Ne parla come fosse un connazionale…

Sì, lo considero tale. Nei Balcani del resto abbiamo letto e amato i suoi romanzi come una reinterpretazione critica della storia ottomana, in una chiave finalmente non solo pamphlettistica.

Nato ad Oriente ma romanziere della grande tradizione occidentale. Un paradosso?

No. Pamuk realizza l?ideale di Goethe che voleva assemblare un ?divano? orientale-occidentale. Pamuk si appoggia anche alle sorgenti poetiche orientali.

Che cosa pensa delle polemiche che le sue posizioni hanno suscitato in Turchia?

Ne so qualcosa: anch?io sono stato incriminato in Croazia per aver detto che esistono i talebani cristiani. Lui è stato incriminato per aver detto che il genocidio armeno è da imputare ai musulmani. La storia fa paura?

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