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Ddl anti-burocrazia: stop ai certificati sanitari inutili

Tra quelli aboliti, quello di idoneità al servizio civile

di Redazione

Aboliti ben 5,5 milioni di certificati sanitari ormai inutili e obsoleti, con un risparmio di tempo per i cittadini e di denaro, pari a 40 milioni di euro, stimati per difetto. E’ la ‘rivoluzione’ del Disegno di legge anti-burocrazia, approvato oggi dal Consiglio dei ministri in via preliminare e illustrato dal ministro della Salute Livia Turco. Il Ddl di ‘semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute e altri interventi in materia sanitaria’ ”si inserisce in una piu’ generale politica di semplificazione gia’ avviata dal Governo”, ha sottolineato il premier Romano Prodi, annunciando i provvedimenti approvati dal Cdm. anti i certificati che, grazie al Ddl, i cittadini non dovranno piu’ richiedere. L’abolizione infatti riguarda un milione di certificati con cui gli alimentaristi dovevano attestare di essere indenni da malattie infettive e rinnovare i libretti sanitari; i certificati di idoneita’ fisica da presentare al momento dell’assunzione per circa 800.000 insegnanti di ruolo (i supplenti devono farlo a ogni inizio di anno scolastico); il certificato di idoneita’ fisica al servizio civile volontario richiesto ai 150.000 aspiranti volontari che ogni anno fanno domanda per svolgere il servizio civile; il certificato di sana e robusta costituzione per i 40.000 nuovi impiegati che ogni anno vengono assunti nello Stato e negli Enti locali; il certificato medico annuale di idoneita’ fisica per almeno 200.000 lavoratori (parrucchieri, maestri di sci, addetti agli esplosivi, conduttori di caldaie a vapore, giudici di pace, lavoratori extracomunitari dello spettacolo). E ancora, il taglio della burocrazia previsto dal Ddl riguarda circa 550.000 bambini iscritti al primo anno della scuola primaria che, nonostante la possibilita’ della auto-certificazione o dell’attestazione diretta dalla Asl alla scuola, devono presentare un certificato vaccinale; i 200.000 certificati che ogni anno sono richiesti obbligatoriamente ai dipendenti pubblici e privati per ottenere l’anticipazione del quinto dello stipendio; i due milioni di certificati inutili di sana e robusta costituzione; il milione e mezzo di certificati per i decessi (tre per ogni decesso per 500.000 morti l’anno). Ddl anti-burocrazia prevede, inoltre, interventi per il trattamento dei dati individuali sullo stato di salute destinati al ‘Nuovo sistema informativo sanitario’ (Nsis). Si tratta di interventi ”resi necessari per l’entrata in vigore del ‘Codice in materia di protezione dei dati personali’, per continuare a perseguire alcune finalita’ di interesse pubblico come la programmazione, la gestione, il controllo e la valutazione dell’assistenza sanitaria. Il provvedimento introduce registri di mortalita’ e patologia, riferiti a malattie di rilevante interesse sanitario e sociale come i tumori. L’obiettivo e’ garantire la raccolta dei dati sulla mortalita’ e sull’incidenza delle malattie ”per una corretta e piu’ efficace programmazione e valutazione dell’impatto degli interventi sanitari in accordo con le Regioni”.


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