Politkovskaya: Putin, indagheremo

Dopo 48 ore il presidente russo Vladimir Putin ha rotto il silenzio sull’assassinio di Anna Politkovskaya e ha promesso a George W. Bush un’inchiesta “obiettiva” sulla morte della giornalista, strenua contestatrice della guerra in Cecenia e dello stesso governo russo. In una telefonata con il presidente americano, ha fatto sapere il Cremlino, “Putin ha sottolineato che le forze dell’ordine intraprenderanno tutti gli sforzi necessari per garantire un’inchiesta obiettiva sulla tragica morte” della giornalista. La formula e’ fredda e distaccata ma rappresenta comunque la prima presa di posizione ufficiale del Cremlino sull’omicidio di sabato sera a Mosca che ha avuto una vastissima eco internazionale, con pressanti richieste a Putin per una condanna e un impegno a catturare i responsabili. Poche ore prima la Federazione internazionale per i diritti umani di Helsinki aveva denunciato il silenzio del Cremlino come “un atteggiamento di complicita’, o di indifferenza” per la morte di una giornalista scomoda. Lo stesso Bush ha espresso “costernazione” per l’uccisione della Politkovskaya, di cui ha ricordato la nascita a New York “da una famiglia di diplomatici sovietici”. “Chiediamo alle autorita’ russe di condurre un’inchiesta esaustiva ed energica affinche’ gli autori di questo delitto siano portati davanti a un tribunale”, ha affermato il presidente americano. Domani si terranno i funerali della Politkovskaya che sara’ sepolta nel cimitero moscovita di Troyekurovskoye alla presenza, tra gli altri, di Marco Pannella, in rappresentanza dei radicali. E’ “una perdita tremenda per la Russia e per quanti si battono per i diritti umani nel mondo”, ha commentato l’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, Louise Arbour. Tutti i quotidiani russi hanno espresso la loro indignazione pubblicando in prima pagina la foto della Politkovskaya e il suo giornale, il bisettimanale Novaya Gazeta, e’ uscito in edizione speciale per promettere agli assassini che “non dormiranno sonni tranquilli”. (