Volontariato

Convegno continuo per i cattolici in politica

I popolari della Margherita si ritrovano a Chianciano, i Cristiano sociali ad Assisi, i teo dem nascono a Roma, e nell’area di centrodestra qualcuno comincia a muoversi. Colpa del Partito democratico?

di Ettore Colombo

Sarà per le questioni etiche che riesplodono: dal riaccendersi del dibattito sulla fecondazione assistita ai Pacs, sino alla più recente – e dolorosissima – discussione sull?eutanasia, rilanciata direttamente dal presidente Napolitano. Sarà perché il seminario che farà da ?bing bang? al (Nascituro? In fasce? Abortito?) Partito democratico e che si svolgerà ad Orvieto – Prodi benedicente – il 6 e 7 ottobre si avvicina a grandi passi, ma certo è che i cattolici del centrosinistra- e, sia pur in misura minore, quelli del centrodestra – sono tornati a dare forti segnali di sé. Tre, almeno, i filoni politici e culturali che si confronteranno in modo serrato nelle prossime settimane. Il primo si può ascrivere con certezza all?area degli ex Popolari che stanno dentro la Margherita e che si ritroveranno a Chianciano (il 29 e 30 ottobre), luogo storico per la memoria di ogni esponente della sinistra dc che si rispetti. Officia il capogruppo alla Camera dei Deputati Pierluigi Castagnetti, che terrà la relazione d?apertura, quella politica (I cattolici democratici e il nuovo partito), mentre quella culturale sarà affidata a Pietro Scoppola. Canteranno poi inni e lodi al valore del cattolicesimo democratico in politica esponenti storici della sinistra Dc-Ppi di ieri e della Margherita oggi (la ministra Rosy Bindi, che parlerà di Mercato e giustizia sociale) ma soprattutto i tre ?giovani? della possibile (nuova) componente ?cattolica? del Partito democratico: il capogruppo dell?Ulivo alla Camera Dario Franceschini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta e il ministro alla Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni. Il quale, al di là delle apparenze (anagraficamente si colloca tra il giovanissimo Letta e Franceschini), è il vero playmaker dell?operazione. Benedice il rendez vous il presidente del Senato Franco Marini, il cui vero braccio destro dentro la Margherita, l?onorevole Nicodemo Oliviero, ha spiegato sul quotidiano di partito Europa «non vogliamo fare memoria, ma giocarci una partita. Dentro il partito democratico ma non per precostituire una corrente cattolica, che per di più sarebbe minoritaria, ma per lanciare una sfida, quella della pari titolarità e dignità della proposta politico – culturale del cattolicesimo politico. Il quale deve poter concorrere, insieme ad altre ispirazioni, principalmente quella laica e socialista, a fondare il nuovo soggetto politico». Le belle parole nascondono, però, il punto politico: nonostante la presenza di Rutelli e il fatto che nessun esponente cattolico della Margherita mancherà di ?fare un salto? a Chianciano, l?area degli ex popolari, che rinasceranno anche formalmente con nome e marchio depositati, ha un (vago?) sapore anti rutelliano e anti ruiniano. Oltre che, naturalmente, pro-fondamente anti teocon. Dall?altra parte, invece, il secondo filone, e sempre all?interno della ?squadra? cattolica dei Dl, si dà appuntamento a Roma dal 12 al 14 ottobre segnerà direttamente l?esordio alle cronache di un nuovo raggruppamento politico-culturale, quello dei ?teo-dem?. Curioso acronimo che, spiega la senatrice Paola Binetti al cronista di Vita, «sta per ?teologico?, quindi afferente direttamente alle questioni religiose ed eticamente sensibili, e ?democratico?, cioè vicino agli obiettivi della nuova questione sociale come nuova questione cattolica, che non può prescindere da temi scottanti quali immigrazione e la nuova frontiera della ?questione cattolica?, la vita e la famiglia». Con la Binetti ci sarà, naturalmente, l?ex presidente delle Acli, Luigi Bobba, ma anche l?ex dc più famoso ai tempi di Tangentopoli, l?onorevole Enzo Carra, e molti altri cattolici di stretta osservanza ?rutelliana?, dal diellino Donato Mosella al sottosegretario alla Solidarietà sociale Cristina De Luca. Teodem: una nuova questione cattolica. Valori e politica nella società post secolare s?intitola il convegno che, spiega sempre la Binetti, «vuole mettere al centro il rapporto tra valori e politica». «Non mancherò di andare a Chianciano», chiarisce la senatrice, di osservanza ?ruiniana?, oltre che ?rutelliana?, «ma certo è che se gli ex popolari sono la memoria, noi vogliamo parlare del futuro». Affermazione che non farà per nulla piacere agli ex popolari che, come scrive Oliverio, rifiutano «l?idea, che ogni tanto s?affaccia, a destra come a sinistra, che i cattolici si devono limitare a svolgere il ruolo di guardia pretoriana della morale». Terza gamba dei cattolici ?in cantiere? a sinistra è quella dei Cristiano sociali, la formazione politica cattolica interna ai Ds e guidata dal deputato (oggi presidente della Commissione Affari sociali) Mimmo Lucà. Si incontrano ad Assisi (dal 29 settembre al 1° ottobre), e il titolo del loro convegno – Partito dell?Ulivo, cantiere aperto. Un nuovo soggetto per una buona politica– lascia poco spazio ai dubbi. Insomma, il Partito democratico, se nascerà, può ancora aspettare. La discussione coinvolgerà sia i cattolici Savino Pezzotta, Franco Passuello, Pierre Carniti e Marcella Lucidi (sottosegretaria al Lavoro), sia i diessini di stretta osservanza, e di governo, come Fabio Mussi e Cesare Damiano; chiuderà il segretario diessino Piero Fassino. Dall?altra parte, tra i cattolici di area centrista, si fa largo la Fondazione Europa popolare, che nasce da una costola del Movimento cristiano dei lavoratori e che sarà guidata dal suo stesso presidente, Carlo Costalli, il quale ha già allacciato importanti rapporti con le Fondazioni Adenauer (tedesca, legata alla Cdu) e Schumann (vicina al Ppe e con sede direttamente a Bruxelles). La fondazione lancia un convegno per il prossimo 26 ottobre a Roma. Politicamente vicina all?Udc e in particolare al suo presidente, Pierferdinando Casini, rifiuta l?ipotesi Partito democratico ma, allo stesso tempo, vuole cercare di togliere l?iniziativa, all?interno dell?attuale (e soprattutto del futuro) centrodestra, ai ?teo-con? di Marcello Pera, che con la sua Fondazione Magna Carta ha rilanciato nettamente le posizioni di «difesa della civiltà Occidentale». Qualcuno, un po? maliziosamente magari, ha osservato che in un futuro non remoto è più facile che i ?teo-dem? dialoghino con i casiniani e i neocentristi che con i cattolici dell?Ulivo. Non resta che aggiungere il più classico degli «staremo a vedere».


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