Formazione

Lombardia, accolti 13 feriti civili libanesi

I feriti, in prevalenza donne e bambini, saranno curati negli ospedali lombardi.

di Redazione

Sono arriti oggi, giovedì 28 settembre all’aeroporto milanese di Linate i 13 feriti civili libanesi, vittime del recente conflitto, in prevalenza donne e bambini, provenienti da Beirut. Questi feriti saranno curati negli ospedali lombardi. Ad accogliere il volo speciale organizzato dal Ministero per gli Affari Esteri, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a Linate c’era anche il console libanese Hassan Najem. I feriti sono stati accompagnati dal sottosegretario regionale alla Presidenza per le relazioni internazionali, Robi Ronza, e da un team di medici e infermieri del 118, giunti ieri nella capitale libanese. «È un gesto – ha detto Formigoni – che esprime una vicinanza e una solidarietà con le vittime del Medio Oriente dell’una e dell’altra parte. La nostra azione vuole essere un messaggio di solidarietà e di speranza, nel solco di quanto da anni Regione Lombardia compie in termini di cooperazione umanitaria per la costruzione di una vera pace tra i popoli. Siamo infatti convinti che occorra favorire un futuro sulla base del negoziato e non della guerra guerreggiata». La lista dei feriti comprende sette ragazzi (tra i 6 e i 18 anni), cinque donne (tra i 22 e i 40 anni) e un adulto di 29 anni. Le patologie sono varie e tutte gravi: trauma cranico (un paziente è in coma), ustioni, amputazioni di arti, fratture multiple e ferite. «Vogliamo che queste persone – ha aggiunto Formigoni – ritornino il più possibile a una esistenza degna e conservino un ricordo positivo della Regione Lombardia e dell’Italia, che nutrono sentimenti di pace. Siamo pronti ad accogliere anche altri feriti e su questo siamo già d’accordo con ministero degli Esteri, autorità libanesi e Croce rossa”. I feriti, grazie anche all’intervento di 15 ambulanze e altri quattro medici del 118, sono stati condotti immediatamente negli ospedali pronti ad accoglierli: Azienda Ospedaliera Sacco (Milano), Azienda Ospedaliera Niguarda (Milano), Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento Buzzi di Milano e Azienda Ospedaliera Bergamo. Si tratta di strutture che dispongono di reparti di alta specializzazione in traumatologia, cura delle ustioni, chirurgia plastica, infettologia, chirurgia pediatrica. Con i feriti anche 13 familiari che saranno accolti nelle strutture della Croce Rossa a Milano e Bergamo. L’accoglienza e la cura dei feriti civili libanesi si inserisce in una azione umanitaria a più vasto raggio che Regione Lombardia ha sviluppato a favore sia delle popolazioni libanesi sia israeliane, subito dopo il conflitto.


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