Cultura

Papa: ricucito lo strappo con l’islam

Ecco il testo del suo discorso all'incontro con gli ambasciatori dei paesi musulmani

di Sara De Carli

Oggi Benedetto XVI ha ricucito lo strappo con l’Islam. Positivi i commenti dei partecipanti all’incontro di questa mattina tra il Papa e gli ambasciatori musulmani e i membri della Consulta islamica. Ecco il testo del discorso di Benedetto XVI: ”Signor Cardinale, Signore e Signori Ambasciatori,cari amici musulmani,sono lieto di accogliervi in quest’incontro da me auspicato per consolidare i legami di amicizia e di solidarieta’ tra la Santa Sede e le Comunita’ musulmane del mondo. Ringrazio il Signor Cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, per le parole che mi ha rivolto, come pure tutti voi per aver risposto al mio invito. Ben note sono le circostanze che hanno motivato questo nostro appuntamento, e su di esse ho gia’ avuto occasione di intrattenermi durante la passata settimana”. ”In questo particolare contesto, vorrei oggi ribadire tutta la stima e il profondo rispetto che nutro verso i credenti musulmani, ricordando quanto afferma in proposito il Concilio Vaticano II e che per la Chiesa Cattolica costituisce la Magna Charta del dialogo islamo – cristiano: ‘La Chiesa guarda con stima anche i musulmani che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini. Essi cercano di sottomettersi con tutto il cuore ai decreti anche nascosti di Dio, come si e’ sottomesso Abramo, al quale la fede islamica volentieri si riferisce’ (Dichiarazione Nostra aetate, n. 3)”. ”Ponendomi decisamente in questa prospettiva, fin dall inizio del mio pontificato ho auspicato che si continuino a consolidare ponti di amicizia con i fedeli di tutte le religioni, con un particolare apprezzamento per la crescita del dialogo tra musulmani e cristiani (cfr Discorso ai Delegati delle altre Chiese e Comunita’ ecclesiali e di altre Tradizioni religiose, Oss. Rom. 26 aprile 2005, pag. 4). Come ebbi a sottolineare a Colonia lo scorso anno, ”il dialogo interreligioso e interculturale fra cristiani e musulmani non puo’ ridursi a una scelta del momento Si tratta effettivamente di una necessita’ vitale, da cui dipende in gran parte il nostro futuro” (Discorso ai Rappresentanti di alcune comunita’ musulmane, Oss. Rom. 22 – 23 agosto 2005, pag. 5). In un mondo segnato dal relativismo, e che troppo spesso esclude la trascendenza dall’universalita’ della ragione, abbiamo assolutamente bisogno d’un dialogo autentico tra le religioni e tra le culture, un dialogo in grado di aiutarci a superare insieme tutte le tensioni in uno spirito di proficua intesa. In continuita’ con l’opera intrapresa dal mio predecessore, il Papa Giovanni Paolo II, auspico dunque vivamente che i rapporti ispirati a fiducia, che si sono instaurati da diversi anni fra cristiani e musulmani, non solo proseguano, ma si sviluppino in uno spirito di dialogo sincero e rispettoso, un dialogo fondato su una conoscenza reciproca sempre piu’ autentica che, con gioia, riconosce i valori religiosi comuni e, con lealta’, prende atto e rispetta le differenze”. ”Il dialogo interreligioso e interculturale costituisce una necessita’ per costruire insieme il mondo di pace e di fraternita’ ardentemente auspicato da tutti gli uomini di buona volonta’. In questo ambito, i nostri contemporanei attendono da noi un’eloquente testimonianza in grado di indicare a tutti il valore della dimensione religiosa dell’esistenza. E pertanto necessario che, fedeli agli insegnamenti delle loro rispettive tradizioni religiose, cristiani e musulmani imparino a lavorare insieme, come gia’ avviene in diverse comuni esperienze, per evitare ogni forma di intolleranza ed opporsi ad ogni manifestazione di violenza; e’ altresi’ doveroso che noi, Autorita’ religiose e Responsabili politici, li guidiamo ed incoraggiamo ad agire cosi’. In effetti, ricorda ancora il Concilio, ‘sebbene, nel corso dei secoli, non pochi dissensi e inimicizie sono sorti tra cristiani e musulmani, il sacrosanto sinodo esorta tutti a dimenticare il passato e a esercitare sinceramente la mutua comprensione, nonch? a difendere e promuovere insieme, per tutti gli uomini, la giustizia sociale, i valori morali, la pace e la liberta” (Dichiarazione Nostra aetate, n.3). Gli insegnamenti del passato non possono dunque non aiutarci a ricercare vie di riconciliazione perche’, nel rispetto dell’identita’ e della liberta’ di ciascuno, diamo vita a una collaborazione ricca di frutti al servizio dell’intera umanita’. Come il Papa Giovanni Paolo II affermava nel suo memorabile discorso ai giovani a Casablanca, in Marocco, ”il rispetto e il dialogo richiedono la reciprocita’ in tutti i campi, soprattutto per quanto concerne le liberta’ fondamentali e piu’ particolarmente la liberta’ religiosa. Essi favoriscono la pace e l’intesa tra i popoli’. Cari amici, sono profondamente convinto che, nella situazione in cui si trova il mondo oggi, e’ un imperativo per i cristiani e i musulmani impegnarsi nell’affrontare insieme le numerose sfide con le quali si confronta l’umanita’, specialmente per quanto riguarda la difesa e la promozione della dignita’ dell’essere umano e i diritti che ne derivano. Mentre crescono le minacce contro l’uomo e contro la pace, riaffermando la centralita’ della persona e lavorando senza stancarsi perche’ la vita umana sia sempre rispettata, cristiani e musulmani rendono manifesta la loro obbedienza al Creatore, la cui volonta’ e’ che tutti gli esseri umani vivano con quella dignita’ che Egli ha loro dato. Cari amici, auspico di vero cuore che Dio misericordioso guidi i nostri passi sui sentieri d’una reciproca e sempre piu’ vera comprensione. Nel momento in cui i musulmani iniziano l’itinerario spirituale del mese di Ramadam, rivolgo a tutti i miei cordiali voti augurali, auspicando che l’Onnipotente accordi loro un’esistenza serena e tranquilla. Che il Dio della pace colmi con l’abbondanza delle sue benedizioni voi e le comunita’ che rappresentate”. ‘Oggi inizia una nuova tappa”. Cosi’ Abdellah Redouane, segretario generale del Centro culturale islamico di Roma, ha commentato l’ incontro di oggi a Castel Gandolfo tra il Papa ed esponenti musulmani. ”L’ incontro – ha spiegato Redouane – e’ andato benissimo: si tratta del passo piu’ importante dopo una serie di chiarimenti seguiti al discorso di Benedetto XVI a Ratisbona. Abbiamo superato le tensioni degli ultimi giorni ed ora dobbiamo intensificare le iniziative, sia da parte musulmana che cristiana, per favorire il dialogo tra le due grandi religioni, che e’ importante per la serenita’ del mondo intero”. Il pontefice, ha osservato, ”mi e’ sembrato molto determinato ad aprire la strada del dialogo”. Un passo positivo per rafforzare il dialogo tra le due religioni anche per due membri della Consulta per l’ Islam italiano, Khalid Chaouki e Mohamed Saady, copresidente dell’ Anlof- Cisl (Associazione nazionale oltre le frontiere), commentano l’ incontro di oggi a Castel Gandolfo tra il Papa e gli esponenti musulmani.


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