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La Svizzera sbatte la porta in faccia ai non europei

Quasi il 70%. E' questo il risultato che esce dalla consultazione elvetica, e che accoglie di fatto la nuova legge sull'immigrazione. Tre i quesiti in tutto: due ammessi, uno bocciato

di Redazione

Se il 68% dei cittadini svizzeri ha di fatto dato il via libera alla nuova legge sull’immigrazione, il 67,8% ha votato per un inasprimento delle condizioni per il rilascio del diritto d’asilo. Nessuno dei venti cantoni si è opposto alla nuova legge. I tassi di accettazione variano comunque in maniera piuttosto sostanziale: dal 75-80% dei cantoni della Svizzera centrale e orientale al 51-52% di cantoni romandi quali Ginevra, Giura e Neuchâtel. Con il 66% il Ticino si avvicina al risultato medio nazionale. Da parte sua l’iniziativa COSA, che proponeva di destinare gran parte degli utili della Banca nazionale al finanziamento dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti, è stata bocciata sia dal popolo (58.3%) che dai cantoni. L’Alto commissariato per i rifugiati dell’ONU (HCR) si è detto preoccupato e deluso. “Proprio mentre le domande d’asilo sono al livello minimo degli ultimi 20 anni, la Svizzera si dota di una delle legislazioni più severe d’Europa. Altri paesi potrebbero imitarla”, ha dichiarato il portavoce dell’HCR. Da parte sua Amnesty International (AI) annuncia che sorveglierà con attenzione l’applicazione delle leggi. Secondo AI si tratta di una “domenica nera per il diritto d’asilo in Svizzera”.


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