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Papa: Tavola della pace “Il dialogo non implica la rinuncia alla propria fede”

Il Meeting internazionale degli enti locali per la pace, si terrà a Perugia dal 4 al 7 ottobre a Perugia. Tra le tante iniziative anche la ristampa e la distribuzione del racconto dell'incontro tra S

di Redazione

Il Meeting internazionale degli enti locali per la pace, si terrà a Perugia dal 4 al 7 ottobre a Perugia. Tra le tante iniziative anche la ristampa e la distribuzione del racconto dell’incontro tra San Francesco e il Sultano, esempio ‘ante litteram’ di efficace confronto interreligioso. Cosi’ la Tavola della Pace, si prepara a celebrare l’evento, ritenendolo fra l’altro un passaggio fondamentale nell’attuale crisi di rapporti tra cristianesimo e Islam. ”Gia’ alla nostra manifestazione per il Medio Oriente del 26 agosto scorso – spiega il coordinatore nazionale Flavio Lotti – abbiamo invitato a far si’ che il 4 ottobre tutti ci fermiamo a riflettere sull’impegno per la pace, il dialogo, la solidarieta’, i valori ispirati da San Francesco che sono stati alla base della legge. Quest’anno quindi c’era gia’,in partenza, una particolare attenzione al Medio Oriente, con l’obiettivo di far dialogare le religioni coinvolte nel quadro della guerra. Noi per sollecitare a riflettere sul tema del dialogo” – sottolinea ancora Lotti – “abbiamo ripreso e diffuso il testo delle fonti francescane in cui si racconta dell’emblematico incontro tra San Francesco e il Sultano. Si racconta che Francesco disse al Sultano di essere venuto nel suo accampamento per ‘salvare la sua anima’ e che, nonostante le richieste di condanna a morte da parte dei sacerdoti saraceni, che accusavano il poverello di Assisi di insultare la loro religione, il Sultano apprezzo’ il suo essere venuto ‘a mani nude’, con un’offerta di aiuto. Il Sultano, che era dipinto come il peggior nemico del cristianesimo, offri’ addirittura a Francesco beni e ricchezze affinche’ restasse con lui, cosa che ovviamente il santo rifiuto’ ritornando in pace al suo accampamento”. L’episodio, secondo la Tavola della Pace, dimostra che ”non con le armi, ma con la forza della propria fede si trova un punto d’incontro con chi professa una religione diversa” e che ”il dialogo non implica la rinuncia al proprio credo e alla propria identita’, anzi sostenere la propria fede puo’ essere la base del dialogo”. Considerazioni quanto mai attuali nel contesto della bufera innescata dalla ‘lectio magistralis’ di papa Ratzinger all’Universita’ di Ratisbona. Il testo viene distribuito con un commento di padre Massimiliano Nizzi, incaricato dei frati francescani di Assisi per il dialogo interreligioso.

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