Cultura

Ue appoggia Annan per Forum Globale su migrazioni e sviluppo

La proposta del Segretario generale Onu è stata invece respinta da Washington

di Redazione

La proposta e’ arrivata dal segretario generale Kofi Annan, sponsor di molte delle ipotesi di riforma del sistema delle Nazioni Unite attualmente all’esame dell’Assemblea. Il palcoscenico e’ di sicuro rilievo: il Dialogo di alto livello su migrazioni e sviluppo che si concludera’ nella tarda serata di oggi a New York. Annan, infatti, ha riproposto in questo contesto, dopo averlo introdotto nel rapporto ONU su Migrazioni e sviluppo presentato nel giugno scorso, l’istituzione di Forum globale su migrazioni e sviluppo: un organismo permanente e itinerante nel quale i Paesi membri siano in grado di dibattere e scambiarsi esperienze e idee. Temi cardine per il Forum dovrebbero essere, secondo Annan, ”le rimesse economiche degli immigrati nei Paesi d’origine – grande parte del Pil di molti di questi Stati e strumento interessante di possibili finanziamenti volontari per la lotta alla poverta’ delle comunita’ emigrate – oltre che l’emorragia continua di cervelli dai Paesi piu’ poveri, che impedisce loro una crescita piena”. Un’ipotesi che potrebbe vedere favorevole l’Unione Europea e contrari, pero’, gli Stati Uniti, secondo quanto ha reso noto ieri, a margine della conferenza stampa di apertura dei lavori del Dialogo, il rappresentante speciale di Annan per le Migrazioni Peter Sutherland. Se gli Stati Uniti confermassero il loro diniego, sempre secondo Sutherland, ”una gran parte delle potenzialita’ del Forum si perderebbe perche’ risulta essere l’area che accoglie il maggior numero di migranti”. Apprezzamenti alla proposta, e piu’ in generale al Dialogo sulle migrazioni, sono arrivati dai delegati dei Paesi in via di sviluppo. Il Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, Sheikha Haya Rashed al Khalifa, delegato del Bahrain, ha a sua volta sostenuto che l’incontro servira’ come una base per mobilitare la volonta’ politica dei partecipanti e intessere effettivi rapporti di partenariato, enfatizzando inoltre il potenziale che i migranti rappresentano per sostenere lo sviluppo sia nei paesi di origine sia in quelli di destinazione. Parlando a nome del gruppo dei G77, i paesi in via di sviluppo, Nosiviwe Mapisa-Nqakula, Ministro degli interni del Sudafrica, ha detto che ”il dialogo in cui siamo impegnati non puo’ rappresentare l’ultima parola sulle sfide che i fenomeni migratori pongono”, e che e’ ”troppo importante non averlo all’interno delle Nazioni Unite”.

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