Politica

Arezzo: Durante i gruppi di lavoro

Tante voci, tante opinioni e tanta voglia di partecipare, ma...

di Riccardo Bagnato

AREZZO – Sono stati 4.500 gli inviati che hanno partecipato alla Conferenza nazionale del Volontariato ad Arezzo dall?11 al 13 ottobre scorso; 50 gli stand organizzati; 80 giornalisti accreditati, anche se sono apparse a dir poco ingiustificate le assenze delle reti Mediaset e del quotidiano La Repubblica; 750 i partecipanti ai gruppi di lavoro nella seconda giornata, durante i quali, conferma Alessandro Butti vice presidente della Caritas diocesana di Arezzo ?abbiamo avuto modo di confrontarci tra di noi?. E di Arezzo c?erano anche Anpas, gruppi di Protezione civile, Forum del Terzo settore locale, Misericordie, anche se, continua Alessandro ?la percezione generale è che la città così come molte associazioni abbiano vissuto l?evento senza esserne particolarmente coinvolti. Se l?obiettivo dell?annunciata Conferenza nazionale permanente ? aggiunge Alessandro ? è quello di avere un contatto con la base, a questo punto lo verificheremo dalla misura con cui il Governo recepirà i suggerimenti che abbiamo dato nel gruppo Emergenze, che è quello a cui ho partecipato io?. La possibilità di incontrarsi è certamente il tratto positivo maggiormente apprezzato dai volontari presenti alla Conferenza. Giancarlo Santelli dell?Avis di Mantova lo conferma ?Anche se c?è stata tanta confusione e un?organizzazione a tratti improvvisata?. Nel gruppo sul servizio civile i volontari e responsabili, pur apprezzando da un lato l?impegno del Ministro Carlo Giovanardi, dall?altro dicono ?se letto in chiave esclusivamente lavorativa ha le gambe corte?. Così come ha destato non pochi dubbi fra gli stand l?intervento alla terza tavola rotonda di sabato dell?on. Gianfranco Fini: ?Se il diritto più grande e più alto dell’essere umano è davvero il lavoro, allora il volontariato è decisamente anacronistico? dice Maria Rita, del settore emergenze nazionali della Caritas. E Alessandro aggiunge ?Abbiamo recentemente pubblicato il nostro resoconto sulle povertà nella provincia di Arezzo. In cui si evidenza un aumento del 7% ogni anno dal 2000 al 2002 della povertà, non solo legata alla immigrazione, ma di residenti aretini nella misura del 37%?. Michela invece qualche critica al Volontariato la vuole fare. Prende il microfono durante i lavori del gruppo ?Volontariato ed Enti locali? e avvisa ?sono una nuova volontaria ed è la prima volta che vengo alla Conferenza nazionale del Volontariato. Purtroppo però vedo tante grandi associazioni che sponsorizzano questo o quell?intervento, ma non vedo la possibilità di crescere in questo modo?. Michela è venuta da Ravenna insieme a Stefano, volontario dell?Associazione ?La Ronda della Carità che, subito dopo il dibattito sul Volontariato europeo, sulla questione dell?allargamento del G8 ad altri paesi, si chiede ?Cosa c?entra questo con il volontariato??. Altro gruppo e altro interlocutore. Silvia Costa, rappresentante della Fondazione Cariplo presso il Comitato di gestione dei fondi del Lazio, di cui è presidente, elenca qualche correzione alla bozza presentata sulla modifica alla Legge quadro sul Volontariato e avverte sul proliferarsi di veri e propri ?progettifici?. Progetti scritti bene, ma che rischiano di fare la fortuna di esperti progettisti e non il ben delle associazioni; suggerendo che i Centri di servizio locali aiutino certamente a trovare e distribuire i fondi, ma che aiutino soprattutto ?moralizzare l?amministrazione delle associazioni sul territorio, perché una buona amministrazione è data sì, dalla capacità di trovare fondi, ma anche dall?abilità di abbattere i costi inutili?.


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